Giulia Cecchettin, lo zio fa ascoltare l’ultimo messaggio vocale ricevuto dalla nipote

Giulia Cecchettin, lo zio fa ascoltare l’ultimo messaggio vocale ricevuto dalla nipote

Ad un anno dalla morte di Giulia Cecchettin, lo zio Andrea ha scelto di condividere l’ultimo messaggio vocale ricevuto dalla nipote.

Si torna a parlare dell’omicidio di Giulia Cecchettin, ad un anno dal suo femminicidio avvenuto per mano dell’ex fidanzato, Filippo Turetta. Suo social, lo zio della povera ragazza, Andrea Camerotto, ha condiviso un messaggio vocale della nipote, presumibilmente l’ultimo ricevuto dalla giovane prima del terribile epilogo subito.

Giulia Cecchettin

Giulia Cecchettin, l’ultimo messaggio vocale allo zio

Attraverso un post su Facebook, lo zio materno di Giulia Cecchettin, Andrea Camerotto, ha condiviso, ad un anno di distanza dalla morte della nipote, un messaggio con una foto della ragazza accompagna ad un vocale della giovane, presumibilmente l’ultimo mandato ai parenti.

Nell’audio si sente semplicemente la povera Giulia dire: “Voi state tutti bene? Salutami tutti“. Poche parole che risuonano in modo molto forte nella testa e nel cuore delle persone, specialmente degli stessi parenti che hanno conosciuto il lato migliore della 22enne, ammazzata da Filippo Turetta.

Le reazioni

Indubbiamente, il post social dello zio di Giulia arrivato dopo quello di Elena Cecchettin, sorella della vittima – è stato molto forte. Risentire, infatti, la voce della ragazza, ad un anno dalla sua scomparsa, ha provocato infinite reazioni. Sia per quanto concerne la famiglia Cecchettin, sia per quanto riguarda il popolo del web rimasto fortemente colpito dal gesto.

Ci manchi“, hanno scritto tantissimi utenti quasi partecipi del dolore della famiglia della povera Giulia. “Un dolore così forte non è descrivibile. Siamo vicini alla famiglia Cecchettin”, si legge tra gli altri commenti.

Il ricordo di Giulia

Nella giornata di lunedì 11 novembre 2024, inoltre, al fine di ricordare la giovane Cecchettin è stato osservato un minuto di silenzio al Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Padova, dove la ragazza era in attesa di laurearsi in Ingegneria biomedica. Un altro modo senza dubbio molto bello per tenere vivo il suo ricordo.

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