Autopsia di Giulia Tramontano: primi risultati inquietanti

Autopsia di Giulia Tramontano: primi risultati inquietanti

Giulia Tramontano è stata colpita alle spalle da 37 coltellate, due delle quali alla gola che si sono rivelate fatali.

Dall’autopsia di oggi, venerdì 9 giugno, emerge che Giulia Tramontano è stata vittima di un agguato da parte del suo fidanzato. La donna è stata colpita con almeno 37 coltellate, di cui due fatali alla gola, mentre il feto non è stato colpito dal fendente.

prove omicidio Giulia Tramontano

Già dai rilievi effettuati all’interno dell’appartamento di Senago, dove vivevano Giulia Tramontano e Alessandro Impagnatiello, era emerso che la vittima era stata colpita alle spalle, smontando tutte le bugie dette dall’imputato durante i diversi interrogatori.

Giulia Tramontano, colpita da 37 coltellate

I medici legali hanno accertato che le ferite si sono concentrate nella parte alta del corpo di Giulia, senza ferire quindi il feto. Inoltre, le lesioni sarebbero compatibili con il coltello utilizzato da Alessandro Impagnatiello, reo confesso del delitto.

Dagli esami sul cadavere, pare che la donna non ha avuto il tempo di difendersi dalle 37 coltellate che l’hanno trafitta, di cui due alla gola che hanno provocato la sua morte: una ha reciso la carotide e l’altra la succlavia (l’arteria sotto la clavicola). Ci sarebbe anche una coltellata anche in viso, due da dietro la schiena e alcune che hanno perforato i polmoni.

Dopo averla uccisa, Impagnatiello avrebbe pulito il coltello riponendolo in un ceppo sopra il forno, e poi tentato di dare fuoco al corpo: a causa delle ustioni non è stato possibile individuare l’orario del decesso. Il 30enne adesso è in carcere con l’accusa di omicidio volontario aggravato, distruzione e occultamento di cadavere e interruzione involontaria di gravidanza.

Gli esami tossicologici

Attesa per gli esami tossicologici, per chiarire se nel corpo della ragazza ci sono tracce di veleno per topi. Da chiarire anche i tempi della premeditazione: per gli investigatori, Impagnatiello potrebbe aver premeditato il delitto addirittura un paio di settimane prima della sera del sabato 27 maggio, quando avrebbe cercato su internet gli effetti del veleno per topi.

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