Ergastolo confermato per Alessandro Impagnatiello: esclusa l’aggravante della premeditazione nell’omicidio di Giulia Tramontano.
Alessandro Impagnatiello è stato condannato anche in secondo grado all’ergastolo per l’omicidio della compagna Giulia Tramontano, incinta al settimo mese. L’ex barman, oggi trentaduenne, è entrato “spavaldo” in aula, come documentato da alcune immagini, e ha assistito alla breve udienza che ha confermato il verdetto già espresso in primo grado. La Corte d’Assise d’appello di Milano, come riportato dall’Ansa, ha impiegato due ore in camera di consiglio per confermare la condanna, escludendo l’aggravante della premeditazione.

L’omicidio di Giulia Tramontano e i tentativi di depistaggio
Il delitto è avvenuto il 27 maggio di due anni fa nell’abitazione della coppia a Senago, nel Milanese. Dopo l’omicidio, Alessandro Impagnatiello ha cercato per due volte di bruciare il corpo della vittima, senza riuscirci, e infine lo ha nascosto dietro alcuni box a poche centinaia di metri da casa, in via Novella.
Nei giorni successivi ha tentato di depistare le indagini, fingendo la scomparsa della compagna e presentandosi a denunciarla lui stesso. Ha continuato a inviarle messaggi, nel tentativo di rendere credibile la sua messinscena.
Confermata la condanna per Impagnatiello ma non la premeditazione
Presieduta dalla giudice Ivana Caputo, aggiunge L’Ansa, la Corte d’Assise d’appello di Milano ha stabilito che Alessandro Impagnatiello dovrà scontare l’ergastolo.
La sentenza ha escluso l’aggravante della premeditazione, ma ha confermato quelle della crudeltà e del rapporto di convivenza con la vittima. La difesa, rappresentata dall’avvocata Giulia Geradini, aveva chiesto l’esclusione anche della crudeltà, ma la richiesta è stata respinta.
La decisione della Corte di far cadere l’aggravante della premeditazione, come riportato da Fanpage, non è stata presa positivamente dalla famiglia della vittima. “Preferisco non dire niente“, ha commentato infatti Loredana Femiano, mamma di Giulia Tramontano
L’uomo ha confessato di aver inferto 37 coltellate alla compagna, dopo che Giulia Tramontano aveva avuto un confronto con l’altra donna con cui lui intratteneva da mesi una relazione parallela, facendo crollare il suo “castello di bugie“.