Scompare 29enne incinta al settimo mese: le ipotesi

Scompare 29enne incinta al settimo mese: le ipotesi

Nessuna traccia di Giulia Tramontano da sabato sera: con sé avrebbe il suo passaporto e il telefono che risulta spento.

Si sono perse le tracce da sabato 27 maggio di Giulia Tramontano, una 29enne incinta di sette mesi scomparsa da Senago (Milano). Originaria della provincia di Napoli, si era trasferità nella cittadina Milanese da ormai cinque anni. Aperto un fascicolo senza titolo di reato né indagati.

Carabinieri

La scomparsa di Giulia Tramontano

E’ stato il suo fidanzato, con cui vive da cinque anni a Senago, a denunciarne la scomparsa ai carabinieri della città. Sui social si descrive Giulia: capelli lunghi e chiari, altezza 1,68, peso 68 chili circa e un vistoso tatuaggio sul braccio sinistro.

La Procura di Milano ha aperto un fascicolo senza titolo di reato né indagati, indagando per scomparsa di persona. L’inchiesta coordinata dal pm Alessia Menegazzo e dall’aggiunto Letizia Mannella e affidata al nucleo investigativo carabinieri e alla compagnia di Rho, prendono in considerazione tutte le ipotesi per chiarire il caso e trovare la giovane donna.

Le indagini

Secondo quanto dichiarato dai familiari e conoscenti di Giulia Tramontano, la ragazza non avrebbe mai avuto problemi di natura psicologica neanche durante la gravidanza. L’ultima volta che è stata sentita dalla famiglia, è stata proprio sabato scorso.

Giulia era solita restare in contatto con i suoi genitori ogni giorno, ma ciò non è accaduto domenica scorsa. Dalle prime informazioni, non risulta avesse avuto neanche problemi sul lavoro o di altro genere.

Il messaggio all’amica e la lite col fidanzato

Emerge però che, nella serata di sabato, Giulia abbia mandato un messaggio a un’amica dicendosi “turbata” dopo aver avuto una lite con il fidanzato.

Ad oggi il cellulare della giovane risulta spento. Non avendo un’auto, è probabile che se ne sia andata di casa a piedi anche se i familiari non si spiegano un allontanamento volontario. Giulia avrebbe con sé il passaporto, mentre altri documenti d’identità sarebbero stati trovati in casa.

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