Gallera sfora la zona Arancione durante una corsa. “Ero sovrappensiero”

Gallera sfora la zona Arancione durante una corsa. “Ero sovrappensiero”

L’assessore Giulio Gallera sfora la zona Arancione durante una corsa. Posta le foto sui social e scatta la polemica. Poi le scuse, “Ero sovrappensiero”.

Piccolo svarione per Gallera che durante una corsa tra amici ha sforato la Zona Arancione, come testimoniato dalle foto condivise dallo stesso assessore sui suoi profili social. Una leggerezza che i critici non gli hanno perdonato.

Fonte foto: https://www.facebook.com/giuliogallera

Lombardia, Giulio Gallera sfora la zona Arancione. Polemiche sui social

Giulio Gallera, assessore al Welfare della Regione Lombardia, ha voluto condividere con i suoi seguaci social i risultati di una corsa tra amici. La corsetta – sempre salutare – è avvenuta lungo il Naviglio della Martesana. “Oggi 20 chilometri lungo il Naviglio Martesana. La maratona è maestra di vita: stringere i denti e non mollare mai“, commenta Gallera sui social.

Ma c’è un però piuttosto imbarazzante. Le persone della zona hanno impiegato poco tempo a intuire che diverse foto erano state scattate a Cernusco sul Naviglio. Qual è il problema? Che spingendosi fin lì Gallera di fatto ha violato la zona Arancione superando i confini comunali e non per motivi di necessità. Di fatto siamo di fronte ad uno spostamento vietato.

C’è anche un altro aspetto quantomeno coontroverso nella corsa di Gallera, che nelle foto appare in compagnia di altri runner. Ossia il fatto che l’attività fisica è consentita ma in forma individuale

Le scuse di Gallera

Di fronte alle numerose polemiche Gallera ha dovuto rendere conto dello sconfinamento.

“Sono uscito a correre, come faccio quando posso, lungo un percorso urbano tra quelli frequentati da noi runner milanesi. Ero solo, gli amici li ho incrociati alla partenza e poi ognuno è partito in base al proprio passo e alla distanza che si era prefissato. Io mi sentivo bene, le gambe andavano, avevo la musica nelle orecchie e, se c’era, non ho fatto caso ad alcun cartello che segnalasse il confine comunale. Avrò probabilmente sconfinato di un paio di chilometri e mi dispiace, ma non c’era alcuna intenzione, è avvenuto semplicemente perché ero soprappensiero, immerso nella corsa lungo un percorso milanese riservato a runner e ciclisti“.