Giuseppe Conte non partecipa al corteo a favore della Palestina a Roma per un’indisposizione. Il M5S è rappresentato da una delegazione.
Il corteo nazionale a Roma in solidarietà con la popolazione palestinese ha visto la partecipazione di migliaia di persone e un ampio schieramento politico. Tuttavia, Giuseppe Conte è assente. Il leader del Movimento 5 Stelle non ha preso parte alla manifestazione per un’indisposizione seguita al ritorno dalla chiusura della campagna elettorale in Calabria. A rappresentare il Movimento, una delegazione ufficiale composta da esponenti parlamentari e membri del network giovani.
La manifestazione è stata caratterizzata anche da tensioni ai varchi d’accesso alla Capitale: secondo quanto denunciato dal Partito Democratico, diversi pullman sono stati fermati dalla polizia e i partecipanti identificati, suscitando polemiche su possibili violazioni del diritto a manifestare.

Una delegazione M5S in piazza al posto di Giuseppe Conte
Nonostante l’assenza del presidente del Movimento, il M5S ha confermato la propria presenza con una delegazione composta da Riccardo Ricciardi (capogruppo alla Camera), Alessandra Maiorino (vicecapogruppo al Senato), Michele Gubitosa (vicepresidente), Paola Taverna (vicepresidente vicario), Gianluca Perilii (coordinatore progetti) e i deputati Francesco Silvestri, Agostino Santillo, Valentina D’Orso, Davide Aiello, Susanna Cherchi e Daniela Morfino.
Come riportato da liberoquotidiano.it, Giuseppe Conte, secondo fonti interne al Movimento, ha preferito non partecipare “a causa di un’indisposizione” seguita al tour elettorale. Una decisione che ha sollevato interrogativi tra i sostenitori, ma che non ha compromesso la rappresentanza politica del partito al corteo.
Controlli ai pullman e sequestro di oggetti: tensione in aumento
Il Partito Democratico ha denunciato attraverso una nota ufficiale che numerosi pullman diretti alla manifestazione sono stati fermati alle porte di Roma. I passeggeri sono stati identificati, e altri episodi simili sono stati segnalati presso stazioni ferroviarie e altri punti di accesso alla città. Il PD ha espresso preoccupazione per una possibile “limitazione del diritto a manifestare”.
Durante i controlli, le forze dell’ordine hanno intercettato due pullman e un’auto nei pressi dei caselli autostradali, rinvenendo al loro interno maschere antigas, aste metalliche e mazze di legno. Il materiale è stato sequestrato e circa 60 persone sono state portate negli uffici di polizia per accertamenti.
Secondo fonti ufficiali, in totale sono stati controllati 108 pullman e 58 minivan, con oltre 100 persone identificate. La manifestazione si è poi svolta con un’ampia partecipazione, stimata tra 200.000 e 250.000 persone, ma non sono mancati momenti di tensione con gruppi isolati e interventi della polizia.