Giuseppe Conte attacca senza freni Giorgia Meloni, anche nel messaggio di fine anno

Giuseppe Conte attacca senza freni Giorgia Meloni, anche nel messaggio di fine anno

L’ex Premier Giuseppe Conte accusa il Governo Meloni di negligenza e arroganza nei confronti delle esigenze del paese.

L’ex premier Giuseppe Conte, in un video messaggio della durata di oltre sei minuti e diffuso sui social, ha espresso un giudizio fortemente critico nei confronti del governo guidato da Giorgia Meloni. Nel suo intervento di fine anno, Conte ha delineato un quadro negativo dell’attuale esecutivo, accusandolo di aver voltato le spalle alle famiglie e alle imprese italiane.

Giuseppe Conte

Critiche verso il governo Meloni

Conte ha definito l’azione del governo come “arrogante“, sottolineando un ritorno a pratiche politiche obsolete. Ha fatto riferimento al caso del treno con Lollobrigida come esempio di questo ritorno. Inoltre, ha accusato l’esecutivo di non proteggere adeguatamente le fasce più deboli della popolazione e di non sostenere le imprese in difficoltà.

L’ex premier ha poi attaccato il governo per la sua gestione dei privilegi. Secondo Conte, mentre si predica la meritocrazia, si riservano in realtà favori e privilegi a familiari e alleati politici. Questo comportamento, secondo lui, è sintomatico di una classe politica che, una volta al potere, dimentica le promesse fatte ai cittadini durante la campagna elettorale.

La responsabilità del governo nella politica economica

Conte ha espresso particolare preoccupazione per le scelte economiche del governo Meloni. Ha criticato la decisione di non tassare gli extraprofitti delle banche, optando invece per un prelievo diretto dalle tasche dei cittadini. Inoltre, ha evidenziato la responsabilità storica assunta da Meloni nell’accettare i vincoli di bilancio europei, sostenendo che ciò comporterà tagli significativi, dell’ordine di 12 miliardi di euro all’anno, che influenzeranno negativamente il futuro dei giovani italiani.

Nel concludere il suo messaggio, Conte ha ribadito che il compito della politica dovrebbe essere quello di servire i cittadini, non di curare interessi personali o di partito. Ha invitato a un impegno comune per cambiare le cose, sottolineando che la vergogna dovrebbe essere avvertita da quella classe politica che ha tradito le aspettative dei suoi elettori. Con queste parole, l’ex premier ha lanciato un chiaro messaggio al governo e ai cittadini, sottolineando la necessità di un impegno rinnovato per il bene comune. Il professore ha cambiato atteggiamento, ma siamo sicuri, che sia quello giusto?