Come il governo Conte ha destinato 24 milioni di euro del PNRR agli influencer italiani per promuovere la consapevolezza ambientale.
Nel febbraio del 2021, sotto la guida di Giuseppe Conte, il governo italiano ha deciso di destinare una parte dei fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) agli influencer italiani. L’obiettivo? Promuovere la consapevolezza ambientale tra i cittadini, attraverso un’insolita strategia di comunicazione che ha suscitato non poche polemiche. Come riferito da liberoquotidiano.it
Diffondere la cultura ambientale: un compito per gli influencer?
L’ex premier Conte ha inaugurato questa iniziativa, approvata poco prima del passaggio di consegne a Mario Draghi, destinando bonifici da 7.000 euro per influencer. Il fine era nobile: valorizzare la cultura e la consapevolezza su temi ambientali, sfruttando la vasta portata dei social network e l’influenza digitale. Tuttavia, l’assegnazione dei fondi non ha riguardato solo figure eminenti della divulgazione digitale, ma anche soggetti meno noti, alcuni dei quali operanti in zone grigie del web, spesso a confine con l’illiceità. Come scritto da liberoquotidiano.it
L’iniziativa, parte di un più ampio piano da 236 miliardi di euro, si è prestata a critiche e sospetti. Un’indagine dell’Agenzia Ageei ha rivelato che, oltre ai progetti “verdi” supportati, alcuni finanziamenti sono stati indirizzati a promuovere contenuti dubbi, lontani dagli obiettivi dichiarati di promozione ambientale. Come detto da liberoquotidiano.it
Obiettivi nobile, esiti contestati
L’intento di incrementare la consapevolezza su cambiamenti climatici e stili di vita sostenibili attraverso influencer poteva sembrare rivoluzionario. Ma, a distanza di anni, emergono perplessità sull’efficacia e sulla direzione di questi investimenti. Documenti e inchieste suggeriscono che parte dei fondi potrebbe essere stata dirottata verso finalità diverse, sollevando interrogativi sulla gestione e sulla trasparenza del progetto. Come riferito da liberoquotidiano.it
La controversia non si limita alla distribuzione dei fondi, ma si estende alla selezione degli influencer e alla reale portata dei loro contributi alla causa ambientale. L’Assemblea Nazionale di Parigi, nel marzo 2023, ha addirittura votato un provvedimento per contrastare il fenomeno del “condizionamento” esercitato dagli influencer. Segnalando una crescente preoccupazione per le dinamiche di influenza online.
Ora, a distanza di tempo dall’approvazione di questi finanziamenti, il dibattito rimane acceso. È essenziale interrogarsi sull’effettiva capacità di tali iniziative di promuovere un reale cambiamento culturale e sull’importanza di una maggiore vigilanza e criterio nella selezione dei progetti finanziati.