Giuseppe Conte sale al Colle da Mattarella, poi il vertice con Pd e Movimento 5 Stelle per lavorare al programma di governo.
Il Presidente incaricato Giuseppe Conte si è recato al Quirinale da Mattarella per fare il punto della situazione con il Presidente della Repubblica. Stando alle indiscrezioni raccolte, il premier incaricato potrebbe decidere di rimettere il mandato rinunciando all’incarico alla luce del clima di tensione tra Pd e MoVimento Cinque Stelle.
Francesco D’Uva (capogruppo M5S) ha smentito l’ipotesi che possa cadere l’alleanza giallorossa sdrammatizzando una situazione particolarmente complicata.
Giuseppe Conte al Quirinale da Mattarella per fare il punto sulla trattativa con M5S e Pd per la formazione della nuova maggioranza di governo
Concluso il primo giro di incontri con tutte le forze politiche, il premier incaricato ha ripreso in mano le redini della situazione frenando un Di Maio troppo esuberante e troppo poco disposto al dialogo.
Conte è arrivato al Colle intorno alle dieci e dopo aver posticipato l’incontro con Pd e M5S per tornare a parlare del programma di governo, che dovrà essere messo a punto nei prossimi giorni. O nelle prossime ore, secondo le rosee aspettative del Professore.
Ma nel corso della mattinata la situazione si è complicata al punto che le indiscrezioni di Palazzo hanno rilanciato le voci secondo cui Conte sarebbe intenzionato a rinunciare all’incarico di formare un nuovo governo.
Il piano di Conte: il premier incaricato vuole stringere i tempi
L’intenzione di Conte è quella di chiudere presto le operazioni preliminari per recarsi nuovamente al Quirinale all’inizio della prossima settimana per presentare al Capo dello Stato la lista dei ministri e il documento con il programma di governo.
Il nuovo vertice tra il Pd il M5S e Giuseppe Conte
Dopo il vertice con Sergio Mattarella Giuseppe Conte riprende i lavori con le delegazioni del Pd e del MoVimento per arrivare alla stesura del programma condiviso, sul quale pesa l’ultimatum di Luigi Di Maio, che ha sciorinato una lista di venti punti irrinunciabili facendo arenare la trattativa con il Partito democratico che chiede una chiara presa di posizione da parte dei Cinque Stelle.
