Dall’imitazione di Trump alla sfida a Meloni, il percorso di Conte tra social media e politica, strategie innovative di comunicazione.
Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, sta adottando un approccio comunicativo più aggressivo e innovativo, ricordando quello di Trump. Il suo ultimo reel su Instagram, seguito da oltre 1,7 milioni di follower, rivela un notevole cambiamento. Nel video, montato con tecniche simili a quelle di Propaganda Live, Conte appare in un finto dibattito televisivo con la premier Meloni, evidenziando le sue abilità retoriche.
Questo stile comunicativo, che utilizza immagini di repertorio in maniera creativa, ha generato un notevole interesse e reazioni sui social media. Tale approccio ricorda quello di Donald Trump, che ha sapientemente utilizzato i media per diffondere sia deep fake che true fake, influenzando così l’opinione pubblica.
L’espansione digitale e l’aspirazione Europea di Conte
Dario Adamo, responsabile dei social di Conte dai tempi di Di Maio, è al centro di questa nuova strategia digitale. A differenza del suo predecessore Casalino, Adamo si distingue per un approccio più equilibrato e strategico. Lorenzo Pregliasco, politologo, nota una certa continuità con la gestione precedente, ma riconosce anche la necessità di Conte di vincere nuove sfide, come quella con Elly Schlein. Questa nuova strategia sembra funzionare, anche a causa dei demeriti degli avversari politici.
Alessio Postiglione, esperto in comunicazione politica, osserva come questa comunicazione “trumpiana” aiuti Conte a distanziarsi dal Pd, favorendo una campagna efficace in vista delle elezioni europee. Anche Luigi Di Gregorio condivide questa visione, sottolineando come Conte stia utilizzando la situazione per guadagnare terreno in vista delle Europee.
L’influenza di Trump e le ambizioni di Conte
Diego Antonio Nesci, ex attivista M5S, sottolinea l’importanza dell’influenza di Trump sul percorso di Conte. L’obiettivo finale di Conte sembra essere il ritorno a Palazzo Chigi, con una possibile benedizione di Trump in caso di una sua rielezione.
Nonostante questi ambiziosi piani politici, interessante è notare come il reddito di Conte sia drasticamente diminuito negli ultimi anni. Da un reddito lordo di oltre 1,2 milioni di euro nel 2018, è sceso a meno di un tassista nel 2023, dichiarando solo 24.359 euro. Questo crollo nei redditi potrebbe rafforzare la sua immagine di “avvocato del popolo”, permettendogli di rappresentare meglio la classe media impoverita, un aspetto che potrebbe rivelarsi cruciale nella sua ascesa politica.