L’ex Premier, Giuseppe Conte accusa e insulta Meloni di riprendere le misure Anti-Covid che aveva contestato.
Giuseppe Conte, ex Presidente del Consiglio e leader del Movimento 5 Stelle, ha lanciato un duro attacco nei confronti del governo guidato da Giorgia Meloni, criticandola per la gestione della pandemia: “Faccia di bronzo”. L’accusa principale è che la Meloni, ora al comando, abbia adottato la stessa strategia che precedentemente aveva fortemente criticato, definendola “dittatura sanitaria”.
Il cambio di rotta di Meloni: dalle critiche al modello adottato
In particolare, Conte evidenzia l’ironia della situazione in cui Meloni, che in passato attaccava il governo per le sue misure restrittive durante la pandemia di Covid-19, ora propone un piano pandemico che include strumenti simili come lockdown e Dpcm. L’ex premier rimarca il contrasto tra l’atteggiamento passato di Meloni, che parlava di “golpe giuridico” e “atteggiamento criminale”, e le azioni attuali del suo governo.
Giuseppe Conte, nel suo post sui social, ha sottolineato le difficoltà affrontate dal suo governo all’inizio della pandemia, quando l’Italia era il primo Paese europeo a confrontarsi con il virus senza alcun modello di riferimento. Ricorda gli sforzi per costruire una strategia complessa, mentre altri, riferendosi a Fratelli d’Italia e alla Lega, si concentravano sulla propaganda politica.
Le accuse di Conte a Meloni: “Ipocrisia e opportunismo”
Conte punta il dito sull’ipocrisia e l’opportunismo politico di Meloni, sottolineando come ora il suo governo contempli misure che lei stessa aveva denunciato, come i lockdown e l’uso delle mascherine. Rileva inoltre come il piano Meloni riconosca l’importanza dei vaccini e dei Dpcm, strumenti prima oggetto di critica.
L’ex presidente del Consiglio chiude il suo intervento osservando come Meloni abbia prima contribuito ad aggravare il clima sociale durante la pandemia con la sua opposizione, per poi adottare le stesse misure una volta al potere. Denuncia una politica di “arroganza e muscolarità”, in cui un leader politico cambia posizione senza alcuna vergogna. Infine, critica l’istituzione di una commissione d’inchiesta sul Covid, vista come un tentativo di attacco personale nei suoi confronti.