Giuseppe Conte, altro scandalo: quanto prende il M5s dal pubblico finanziamento

Giuseppe Conte, altro scandalo: quanto prende il M5s dal pubblico finanziamento

Come il M5s di Conte, un tempo oppositore del finanziamento pubblico, è diventato uno dei maggiori beneficiari nel 2023.

Il Movimento 5 Stelle (M5S) di Giuseppe Conte, noto per la sua ferma opposizione ai finanziamenti pubblici ai partiti politici, ha recentemente sorpreso l’opinione pubblica italiana. Un tempo acerrimo nemico della “Casta” e promotore di una politica di trasparenza e riforma, il M5S si è ritrovato a essere uno dei principali beneficiari dei fondi pubblici destinati ai partiti. Questa trasformazione rappresenta una significativa deviazione dai suoi principi originari, in particolare per un movimento che si è sempre posto in netta contrapposizione ai tradizionali schemi politici italiani.

Giuseppe Conte

Il finanziamento pubblico e i partiti politici italiani nel 2023

Il sistema di finanziamento pubblico in Italia permette ai contribuenti di destinare il 2 per mille dell’IRPEF ai partiti politici. Nel 2023, circa 1,74 milioni di contribuenti hanno scelto di supportare i partiti politici con questa quota, corrispondente al 4,2% del totale dei contribuenti. Anche se la percentuale può sembrare modesta, la somma totale ammonta a circa 24 milioni di euro, una cifra notevole che evidenzia l’importanza di questa forma di finanziamento.

La ripartizione dei fondi tra i partiti politici

Il Partito Democratico (PD) si posiziona in cima alla lista, con circa 531mila contribuenti che hanno scelto di destinare il loro 2 per mille al partito, per un totale di circa 8,1 milioni di euro. Questo dato conferma la solida base di sostegno popolare di cui gode il PD, nonostante le sfide politiche e i cambiamenti nel panorama politico italiano.

Fratelli d’Italia (FdI), guidato da Giorgia Meloni, si colloca al secondo posto, ricevendo il supporto di circa 347mila contribuenti, per un totale di 4,8 milioni di euro. La posizione del M5S è particolarmente interessante: il movimento, che in passato si opponeva al finanziamento pubblico, ha ricevuto circa 1,8 milioni di euro, scelto da 174mila contribuenti.

Altri partiti, come la Lega, Italia Viva, Europa Verde-Verdi e Sinistra Italiana, hanno anch’essi beneficiato di questo sistema, sebbene in misura minore rispetto ai tre principali partiti.

L’adozione del finanziamento pubblico da parte del M5S segna una svolta significativa nella sua storia politica. Questo cambiamento potrebbe riflettere un adattamento alle realtà del panorama politico italiano, o forse una riconsiderazione delle sue posizioni iniziali. In ogni caso, il dibattito su questo tema rimane un elemento centrale nella discussione politica in Italia, mettendo in evidenza la complessità e la dinamicità del sistema politico del paese.