La strategia di Conte per tornare (subito) in Parlamento

La strategia di Conte per tornare (subito) in Parlamento

Il premier dimissionario Giuseppe Conte potrebbe correre alle suppletive di Siena per tornare subito in Parlamento.

Mentre inizia a prendere forma il governo Draghi, molti si domandano cosa farà Giuseppe Conte alla fine di questa folle crisi di governo, e la sensazione è che il premier dimissionario possa correre alle suppletive a Siena come candidato del Centrosinistra, retto quindi dal Movimento 5 Stelle, dal Pd e da LeU.

Giuseppe Conte

Giuseppe Conte potrebbe correre alle elezioni suppletive a Siena per tornare subito in Parlamento

Mancano ancora le conferme ufficiali e difficilmente arriveranno in tempi brevi, ma stando a quanto emerso nella giornata del 9 febbraio, Giuseppe Conte ha sciolto le riserve sul futuro e ha deciso cosa farà al termine della crisi: correrà alle elezioni suppletive della Camera a Siena, dove si vota per sostituire Padoan, che ha lasciato il Partito democratico dopo l’elezione a presidente di Unicredit.

Correndo a Siena come candidato del Centrosinistra, Conte avrebbe il biglietto per un altro giro di giostra che lo riporterebbe in Parlamento a stretto giro, per continuare a guidare la coalizione e seguire da vicino i lavori del governo Draghi.

Ripetiamo, al momento non ci sono conferme ufficiali in tal senso, anzi, dal Pd locale smentiscono la notizia che su diversi giornali nazionali viene data per certa.

Giuseppe Conte

La prima prova elettorale per Conte

Per Giuseppe Conte si tratterebbe a tutti gli effetti dell’esordio in ambito elettorale. Il premier dimissionario non si è mai sottoposto al voto, o meglio, non ha mai avuto l’occasione per farlo. È entrato nel mondo della politica passando per la porta principale, quella di Palazzo Chigi. È rimasto il sella dopo la prima crisi di governo, quella del governo giallo-verde, non ha resistito alla seconda crisi, quella nata dallo scontro tra il Presidente del Consiglio e Matteo Renzi.

Le altre ipotesi circolate nel corso degli ultimi giorni

Nei giorni scorsi si era parlato anche di una candidatura a sindaco di Roma per Giuseppe Conte, ipotesi che poi non ha avuto sviluppi concreti. Lo stesso premier dimissionario avrebbe deciso inoltre di non ricoprire una carica nel governo Draghi

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