Giuseppe Conte visita Bianca, la prima nata del nuovo decennio: “Dobbiamo lavorare perché l’Italia non diventi un paese sempre più anziano”.
In visita al primo bambino nato nel 2020, il premier Giuseppe Conte, allineandosi al discorso di fine anno del Presidente Sergio Mattarella, ha parlato dell’attenzione che lo Stato deve avere nei confronti dei giovani.
Giuseppe Conte visita Bianca, la prima nata del nuovo decennio
Con un messaggio condiviso sulla propria pagina Facebook, Giuseppe Conte ha fatto sapere di aver fatto visita alla piccola Bianca, la prima nata del nuovo decennio.
Il Presidente del Consiglio ha sottolineato l’emergenza legata al calo di nascite in Italia e ha rilanciato l’impegno del governo, che deve mettere anche e soprattutto i giovani nelle condizioni di poter fare una famiglia, rilanciando il dato delle nascite per ringiovanire un Paese che continua ad invecchiare in fretta. E in maniera preoccupante.
“L’Italia sta attraversando un preoccupante calo di nascite, il più elevato dai tempi dell’unità d’Italia. Dobbiamo lavorare con il massimo impegno e la massima determinazione per invertire questo trend ed evitare che il nostro diventi un Paese sempre più “anziano”. Gli interventi già varati per gli asili nido e i bonus bebè sono misure importanti, ma sono solo il primo passo. Ci aspetta un anno di intenso lavoro per fare in modo che le aspettative dei nostri giovani non siano tradite”.
“Questa mattina sono andato a conoscere Bianca, la prima bambina nata in Italia, a Roma, nel 2020. Lei e tutti gli altri bambini che si affacciano alla vita in queste ore devono potere crescere in un Paese che garantisca loro un presente e un futuro all’altezza dei propri sogni“.
L’impegno del governo per le famiglie e i giovani
Nel 2020 il governo vuole rilanciare il sostegno alle famiglie, ma il nodo principale è legato al clima di sfiducia e alla situazione lavorativa dei giovani. Senza un posto di lavoro fisso e senza garanzie per il futuro, gli italiani non investono e vanno alla ricerca della stabilità personale. La famiglia perde quindi posizioni nelle gerarchie dei giovani, che vivono senza garanzie e nell’incertezza più assoluta.