Giuseppe Cruciani, il video shock della discussione: caos sul caso Ramy

Giuseppe Cruciani, il video shock della discussione: caos sul caso Ramy

Giuseppe Cruciani difende i carabinieri a “Dritto e Rovescio” sul caso Ramy Elgaml, mentre lo studio si divide sull’interpretazione.

L’incidente mortale avvenuto il 24 novembre a Milano, in via Ripamonti, è al centro di una bufera mediatica e giudiziaria, durante una recente puntata di Dritto e Rovescio, il talk show di Rete4, il focus si è spostato sul video che mostra gli istanti dell’inseguimento e del successivo scontro fatale tra l’auto dei carabinieri e lo scooter con a bordo Ramy Elgaml e il suo amico Fares.

Le immagini, provenienti dalla dashcam dell’auto dei carabinieri e da una telecamera comunale, hanno suscitato sgomento. L’audio catturato evidenzia i commenti dei militari: dopo un primo impatto con lo scooter, si sente uno di loro dire: “Vaff**o, non è caduto”. Successivamente, l’inseguimento continua con un altro commento: “Chiudilo che cade, vaff**o, non è caduto”. L’epilogo tragico arriva in via Quaranta, con l’impatto fatale e la frase: “Sono caduti, bene”.

Giuseppe Cruciani

Cruciani: “La colpa è di chi non si ferma”

Giuseppe Cruciani, noto giornalista e conduttore de La Zanzara su Radio 24, ha preso una posizione chiara in difesa dei carabinieri. Nel corso della trasmissione ha dichiarato: “Alla fine dei giochi quel filmato che abbiamo visto, che si dice di essere una prova inconfutabile della responsabilità dei carabinieri, non cambia assolutamente nulla di ciò che abbiamo raccontato in queste settimane e che alla fine si riduce ad un concetto molto molto semplice. Non sarebbe accaduto niente di tutto questo se il guidatore di quel grande e costoso scooter, Fares, si fosse fermato alle ripetute avvertenze dei carabinieri. Non si può mettere sullo stesso piano chi insegue e chi non si ferma”.

Uno degli ospiti in studio ha cercato di controbattere, affermando: “Io ho specificato che ognuno ha la propria responsabilità individuale a sé, non ho messo sullo stesso piano nessuno”. Cruciani, però, ha replicato senza esitazione: “L’unica responsabilità della morte di Ramy è di Fares, non prendetevela con i carabinieri cui viene detto assassini anche da parte di alcuni esponenti politici”.

Un dibattito acceso e opinioni divise

Le affermazioni di Cruciani hanno alimentato il dibattito. Alcuni ospiti in studio hanno sottolineato la possibile eccessiva aggressività dell’intervento dei carabinieri, mentre altri hanno sostenuto che la tragedia sia il risultato della mancata collaborazione dei fuggitivi.

Il caso di Ramy Elgaml resta delicato e divisivo. Il video, pur fornendo dettagli cruciali, non placa le polemiche, ma spinge a riflettere sul limite delle azioni delle forze dell’ordine durante gli inseguimenti e sulla responsabilità individuale. Cruciani ha chiuso con una nota perentoria: “Non sarebbe accaduto nulla se Fares si fosse fermato. Il resto è una narrazione che non ha senso”.

Le indagini sono ancora in corso e l’opinione pubblica rimane profondamente spaccata.