‘Tra realtà e Metaverso. Adolescenti e genitori nel mondo digitale’, l’indagine di Telefono azzurro sull’ansia causata dai social media.
I casi di ansia da social media stanno colpendo un numero sempre maggiore di ragazzi. Il dato è emerso in seguito ad un’indagine elaborata da Telefono azzurro circa la dipendenza dei giovani dallo smartphone e dai social media. I dati – piuttosto allarmanti – sono stati presentati in occasione del Safer Internet Day.
Secondo quanto riferito all’interno della ricerca i casi di ansia da social media nei giovani hanno subito un aumento del 10% rispetto al 2018. La società si sta evolvendo, ed Internet ed i social media fanno parte della vita quotidiana degli individui, dai più giovani ai meno giovani.
L’avvento dei social sta però monopolizzando in maniera considerevole la società, determinando un crescente aumento dello stato d’ansia, inquietudine e di stress. È lo stesso Telefono azzurro a riferirlo attraverso i numeri di una sua indagine, che mette in evidenza come il fenomeno stia subendo un incremento specialmente nella fascia dei giovani.
I dati
Secondo quanto riferito attraverso il report, il 27% dei ragazzi riscontra uno stato d’ansia e di stress nel momento in cui non può utilizzare i social media. Il report continua riferendo che il 29% dei soggetti che riscontrano queste sensazioni si trova in un range di età dai 15-18 anni, mentre il 26% ha un’età compresa tra i 12 ed i 14 anni.
La ricerca di Telefono azzurro è stata successivamente presentata a Milano, in occasione del Safer Internet Day. La ricerca prosegue asserendo come il 22% dei soggetti presi in esame si sente ‘perso’ senza l’ultizzo dei social, mentre il 19% tranquillo e il 10% solo. Invece il 3% si sentirebbe libero mentre solo l’1% si è detto ‘felice’.
Ernesto Caffo, presidente di Telefono Azzurro, ha commentato l’indagine. «Sempre più negli ultimi anni si parla di Metaverso, multiverso e nuovi metodi di interazione tramite piattaforme tecnologiche che evolvono rapidamente. Da ciò deriva che ogni settore coinvolto debba formarsi e aggiornarsi costantemente sulle nuove frontiere verso cui il web si sta dirigendo. Questo nuovo paradigma tecnologico impone una sfida: l’identificazione di tutele maggiori nei confronti di bambini e adolescenti, ponendo il loro valore e la loro dignità al centro del dibattito».