Auto nel mirino degli hacker: come possono rubartela a distanza
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Gli hacker possono rubarti l’auto a distanza: come funziona il furto digitale

Hacker e auto

Gli hacker possono rubare da remoto un’auto, bypassando il sistema antifurto delle vetture connesse: il furto diventa digitale.

Le auto connesse sono il futuro della mobilità, ma presentano rischi sempre più importanti per la sicurezza degli utenti. Gli hacker, infatti, possono intercettare il sistema e rubarla a distanza. Scopriamo cosa c’è da sapere in merito.

Auto rubate da remoto dagli hacker, il furto diventa digitale

Durante il Black Hat Asia 2025, un team di esperti di sicurezza informatica ha acceso i riflettori su una delle minacce più inquietanti dell’era digitale: la possibilità che un’auto sia hackerata a distanza.

Il test, condotto su una Nissan Leaf del 2020, ha dimostrato come, con l’ausilio di componenti reperibili online e in sfasciacarrozze, sia possibile violare il sistema di sicurezza del veicolo da remoto.

Hacker incappucciato
Hacker incappucciato – newsmondo.it

Utilizzando un semplice laptop, i ricercatori di PCAutomotive hanno replicato un attacco capace di bypassare le protezioni antifurto, dimostrando – in tal modo – la vulnerabilità di molte auto moderne connesse a Internet.

Gli hacker, dunque, possono prendere il controllo remoto del veicolo, fare accesso al GPS per tracciarne i movimenti, nonché registrare conversazioni all’interno dell’abitacolo per poi riprodurle attraverso gli altoparlanti. Una vera e propria violazione della privacy, che mette in discussione la sicurezza delle auto “intelligenti“.

Un vuoto normativo che non protegge i consumatori

Nonostante la gravità della scoperta, Nissan non ha ancora rilasciato una dichiarazione ufficiale. Secondo Cybersecurity Ventures, i crimini informatici costeranno – a livello mondiale – oltre 10,5 trilioni di dollari entro il 2025.

Il tema della cybersecurity automobilistica – dunque – non può più essere considerato marginale e, per tale ragione, serve un’azione congiunta tra industria, istituzioni e consumatori, al fine di tutelare soprattutto quest’ultimi.

Da un lato, i produttori devono investire in sistemi di protezione aggiornabili e resilienti, dall’altro, i governi devono stabilire normative chiare che impongano standard minimi di sicurezza informatica per tutti i veicoli connessi.

Nel frattempo, gli utenti possono ridurre il rischio mettendo in atto una serie di accorgimenti, ad esempio l’utilizzo di password complesse, la disattivazione di funzioni non necessarie, nonché l’aggiornamento periodico del software del veicolo.

Leggi anche
Olimpiadi di Los Angeles, arrivano i taxi volanti: come funzionano e i prezzi

Riproduzione riservata © 2025 - NM

ultimo aggiornamento: 15 Maggio 2025 9:20

Olimpiadi di Los Angeles, arrivano i taxi volanti: come funzionano e i prezzi

nl pixel