E’ il pensiero del presidente dell’Inps ma non solo, anche secondo questo governo, la ricchezza degli italiani dipende dagli immigrati.
Il presidente dell’Inps Pasquale Tridico, in un’intervista a La Stampa, ha rivelato una reale verità: “I migranti salvano le pensioni degli italiani, contribuiscono al welfare“.
Secondo il numero uno del sistema previdenziale la denatalità è la preoccupazione maggiore per il futuro di questo Paese e non è solo un timore di questo governo. Ma per fortuna ci sono gli immigrati che fanno quadrare i conti.
“Senza i migranti tra 20 anni i conti Inps saranno critici. Cambiare la legge Fornero peggiorerebbe ancora il quadro delle pensioni”. Non è una novità però che gli immigrati salvano l’economica pubblica, è ciò che sta accadendo anche negli Stati Uniti e così come nelle altre economie ricche.
La denatalità, ai minimi storici in Italia dalla fondazione della Repubblica, accresce i timori anche per le pensioni.
Il nostro welfare dipende da loro
“Oggi abbiamo 16,5milioni di pensionati. In prospettiva, con questa demografia, avremo più o meno lo stesso numero di persone che vanno in pensione e che entrano nel mercato del lavoro. Quindi un rapporto di uno a uno. Troppo esiguo” spiega Tridico. La soluzione a tutto ciò quindi è solamente un’immigrazione regolare che si adatti alle esigenze dell’economia e risponda alla domanda di lavoro delle aziende.
Ma questo non è solo il ragionamento dell’Inps ma è anche del governo come si legge nel Def che ha appena presentato nel quale si evince che il Pil futuro del nostro paese deriverà in parte dagli immigrati. Senza di loro, saremo un paese in preda ad un lento declino verso la scomparsa. Il loro lavoro salva il nostro welfare, il nostro futuro Pil e le nostre pensioni. Quindi, l’allarmismo sull’invasione resta solo propaganda perché gli immigrati “servono” a questo Paese e alla sua crescita o quantomeno resistenza.