Covid, test per un vaccino universale contro tutte le varianti

Covid, test per un vaccino universale contro tutte le varianti

Le case farmaceutiche studiano un farmaco universale in grado di debellare tutte le varianti di Covid in circolazione. Prossimamente i test.

Si tratterebbe di un vaccino anti covid universale, che protegge l’organismo da tutte le varianti di Covid circolanti. A lavorarci la compagnia farmaceutica Pfizer e l’azienda partner tedesca BioNTech. Secondo le dichiarazioni di quest’ultima, i test sugli esseri umani prenderanno il via nella seconda metà del 2022, in autunno. La decisione è stata presa alla luce del recente aumento dei contagi, in cui sono state riscontrate le varianti Omicron 4 e Omicron 5.

L’aumento dei casi di positività in Italia

Difatti, stando agli esami dei tamponi analizzati durante le ultime 24 ore il numero dei positivi in Italia ammonta a 717.400. Le terapie intensive sono aumentate del 3% come anche i ricoveri ordinari che sono a quota +162. Agenas: “L’occupazione intensive sale al 3% in 24 ore”. Adesso attendiamo la decisione del governo in merito all’utilizzo delle mascherine all’interno dei luoghi di lavoro.

Il farmaco fornirà “una protezione duratura delle varianti”

Il medicinale è ancora in fase sperimentale, e la sua funzione è quella di coprire tutte le varianti Covid presenti e future. Il farmaco verte sul potenziamento dei linfociti T per evitare forme gravi della malattia nel caso in cui il virus dovesse evolversi diventando ancora più pericoloso. L’obbiettivo di BioNTech è “fornire una protezione duratura delle varianti”. I due colossi farmaceutici, che hanno realizzato il vaccino più utilizzato in Occidente, stanno concordando con le autorità regolatorie il farmaco in questione.

BioNTech ha anche spiegato che la casa farmaceutica sta lavorando anche alla produzione di antibiotici di precisione che uccidono i superbatteri, ormai diventati resistenti agli anti-infettivi attualmente disponibili. La ricerca si pone l’obbiettivo di combattere le continue mutazioni del virus che generano nuove varianti, in grado di ridurre la memoria immunitaria e capaci di eludere l’immunità fornita dai vaccini fino ad ora messi in circolazione.