La Cina potrebbe pagare un alto prezzo in seno alle incursioni attorno all’isola di Taiwan, in risposta alla visita della speaker Usa Pelosi.
Alla Casa Bianca, sarebbero in corso alcune consultazioni in vista di un alleggerimento delle ritorsioni preventive contro Pechino al fine di scongiurare l’invasione cinese dell’isola.
Stando a quanto sottolineato dalle Reuters, citante fonti anonime, Washington è alle prese con un pacchetto di misure sanzionatorie al fine di colpire il gigante asiatico per convincerlo a non invadere Taiwan.
Il provvedimento condotto da Washington, alza molti interrogativi in merito all’efficacia delle sanzioni alla seconda potenza economica e commerciale del mondo: la Cina, infatti, svolge un ruolo cruciale per la catena di approvvigionamento globale. La Reuters non starebbe fornendo dettagli su quali sanzioni specifiche starebbe progettando la Casa Bianca, ma alcuni analisti ritengono che l’esercito cinese possa finire nel mirino delle misure punitive.
Gli Stati Uniti
Gli Stati Uniti non sono gli unici a ponderare l’ingresso di sanzioni alla Cina per dissuaderla dall’invasione di Taiwan. Taipei sarebbe impegnata a spingere Bruxelles nel valutare misure simili. Attualmente l’Unione Europea sembra aggirarsi con prudenza a causa della pressioni di Pechino esercitate anche sul direttore dell’European Union Intelligence and Situation Centre, Jose Casimiro Morgado, che secondo Politico avrebbe cancellato la sua visita a Taiwan programmata a ottobre.