La mossa della Francia contro la lotta all’evasione: Google Maps per beccare i ‘furbetti’

La mossa della Francia contro la lotta all’evasione: Google Maps per beccare i ‘furbetti’

Google Maps contro l’evasione fiscale in Francia. Sarebbe questa l’ultima idea del Governo. Ecco come funziona.

PARIGI (FRANCIA) – Google Maps contro l’evasione fiscale in Francia. Il Governo Macron, su suggerimento del ministro dell’Economia, starebbe pensando all’applicazione per riuscire a beccare i furbetti. Il funzionamento, come scritto dal Corriere della Sera, è molto semplice. Si utilizzerà un algoritmo per individuare tutte le proprietà di lusso e successivamente verranno attivati tutti i controlli del caso.

In caso di mancato pagamento, il sistema darà vita ad una cartella che, dopo il controllo umano, sarà inviata direttamente all’evasore con l’invito a mettersi in regola per evitare multe salatissime.

Lo scoglio della privacy

Da superare lo scoglio della privacy. Al momento la risoluzione di Google Maps è troppo bassa per poter rappresentare una minaccia alla vita privata della persona. L’azienda, comunque, è al lavoro per mettere in campo aerei e fotocamere con una risoluzione più alta e in questo caso il Garante potrebbe mettere in campo le sue prime obiezioni.

Legislatori che molto probabilmente saranno chiamati a pronunciarsi anche sull’utilizzo di questa applicazione per scopi fiscali. La zona, infatti, continua ad essere ancora grigia e prima di mettere in campo definitivamente questo sistema si deve capire il pensiero del Garante della Privacy per non iniziare una dura battaglia.

Emmanuel Macron

La posizione dell’Unione Europea

L’idea è anche condivisa dall’Unione Europea. A Bruxelles stanno mettendo in campo un sistema informatico basato sull’intelligenza artificiale in grado di contrastare l’evasione fiscale a livello europeo. Si tratta di un progetto a livello collettivo, visto che sono molti i Paesi al lavoro per consentire di completare il prima possibile questo progetto e metterlo a disposizione di tutti gli Stati membri.

Si tratta di un passaggio sicuramente fondamentale per combattere l’evasione fiscale e l’Italia si prepara ad aggiornare i propri sistemi per rimanere al passo con gli altri Paesi europei.