Governo diviso sul green pass in stile Francia. L’apertura di Figliuolo non convince i 5Stelle: “Ipotesi prematura”.
ROMA – Governo diviso sul green pass in stile Francia. Le dichiarazioni di Macron sulla certificazione verde sono state accolte con molta soddisfazioni dal commissario Figliuolo. La posizione all’interno della maggioranza, però, non è unica e la discussione potrebbe essere affrontata nella prossima cabina di regia.
Il primo a frenare sull’ipotesi green pass per trasporti e ristoranti è stato proprio il M5s. Per i grillini l’idea lanciata dal presidente Macron è ancora “prematura“. Al momento, nessun altro partito si è pronunciato ufficialmente su questa proposta, ma non è escluso che nell’incontro tra Letta e Macron sia stato affrontato il tema.
Regioni divise
Anche le Regioni hanno mostrato alcune divisioni. De Luca e Toti hanno dato il proprio assenso alla linea francese per provare a ripartire in sicurezza. Chi frena, invece, è Attilio Fontana. Come riportato da La Repubblica, il governatore della Lombardia in un primo momento si era detto favorevole per poi fare un passo indietro. “A Roma mi sembra che ci sia una riunione con il Garante della Privacy perché pare esistano problematiche di questo genere“.
Una posizione che sembra essere condivisa anche dai presidenti di Fdi, almeno seguendo la linea di Giorgia Meloni: “Una follia anticostituzionale – il commento della leader di Fratelli d’Italia – che noi respingiamo con forza. Per noi la libertà individuale è sacra e inviolabile“.
Il modello francese
Il modello francese sul green pass potrebbe essere approfondito nei prossimi giorni dal premier Draghi in cabina di regia. Il presidente Macron, che con questa decisione ha avuto una accelerazione per quanto riguarda le prenotazioni delle vaccinazioni, ha previsto la certificazione verde obbligatoria per bar, cinema e ristoranti. Una linea che continua a non essere condivisa da tutti gli Stati e molto probabilmente ci si muoverà in modo sparso.