Governo Draghi in crisi, il decreto Aiuti passa al Senato

Governo Draghi in crisi, il decreto Aiuti passa al Senato

Il Movimento cinque Stelle minaccia una crisi di governo. Draghi è in crisi, il decreto Aiuti passa al Senato.

Il testo del decreto Aiuti passerà al Senato nella giornata di giovedì. A differenza della Camera, al Senato il voto della fiducia verrà accompagnato a quello sul provvedimento. Nonostante il provvedimento sia passato con 266 sì e 47 no, ora dovrà essere approvato anche dal Senato. Il M5s non ha votato il decreto aiuti. Se il Movimento cinque Stelle dovesse sfilarsi, facendo decadere il governo Draghi, si rischierebbe una crisi del governo.

A causa della situazione di disaccordo, è stato inevitabile il confronto tra Mario Draghi ed il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Draghi si è recato al Quirinale per avere un confronto dopo che il Movimento Cinque Stelle ha deciso di non votare il decreto Aiuti alla Camera.

Renzi: “Il paese non può più aspettare”

Matteo Renzi, leader di Italia Viva, ha commentato in merito alla situazione: “Credo che quello che sta accadendo in questo momento nel mondo sia veramente serio e drammatico.  A fronte di questo, dico: Il M5s ci faccia sapere. Penso che il Paese non possa più aspettare. Ora c’è bisogno che il governo Draghi possa governare”, dice.

Ed ha aggiunto che se il M5s “vuole andare ad elezioni, si vada a elezioni; se vogliono andare avanti con questo governo, ed è la scelta che noi preferiamo, si vada avanti con questo governo; se si vuole fare un Draghi bis lo si faccia, ma non si può più far aspettare la gente”. Poi, riferendosi a Giuseppe Conte, lo ha definito “come quei clown che non fanno più ridere, alla fine della carriera. Sta imponendo il suo narcisismo e la sua presenza in tutti i canali senza offrire una sola soluzione ai problemi del Paese. Al clown che non fa più ridere, Conte, dico: se hai qualcosa da fare falla. Io so come si fa, si fanno ritirare i ministri.”

Ad astenersi dal voto sul provvedimento del decreto aiuti, 227 deputati, escludendo gli 88 assenti. In questa situazione il Movimento cinque Stelle chiede una verifica della maggioranza per capire quali siano effettivamente gli schieramenti che intendono sostenere il governo.