Governo Meloni, a chi spetta il nuovo bonus trasporti

Governo Meloni, a chi spetta il nuovo bonus trasporti

Oltre alla proroga del bonus trasporti (rinnovato), torna inoltre il bonus benzina come sostegno ai lavoratori pendolari.

Tra le misure del decreto sulla trasparenza dei prezzi sui carburanti firmato oggi dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, viene confermato il bonus trasporti varato già dal governo Draghi lo scorso anno. Il rinnovo però annuncia anche delle modifiche sulla misura, che prevede di destinare l’agevolazione a soggetti con redditi inferiori a 20mila euro, rispetto ai precedenti 35.000 euro.

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Torna il bonus trasporti varato dal governo Draghi, ma si presenta con alcune modifiche. Con la pubblicazione del decreto carburanti, la misura viene confermata dalla premier Giorgia Meloni durante le interviste rilasciate alle reti Rai e Mediaset. Si tratta di un’agevolazione per pagare l’abbonamento per il trasporto pubblico locale e ferroviario, ma scopriamo chi potrà ottenerlo.

Il bonus trasporti

Il decreto trasporti di 60 euro, inserito nel decreto trasperenza firmato da Mattarella, rimborserà coloro che pagano gli abbonamenti ai mezzi pubblici. Ma la soglia di reddito per accedere all’incentivo scende da 35mila ai precedenti 20mila euro.

Il bonus potrà essere speso per l’acquisto di abbonamenti per i servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale, o per i servizi di trasporto ferroviario nazionale. Il suo valore è pari al 100 per cento della spesa da sostenere per l’acquisto dell’abbonamento e, senza superare l’importo di 60 euro.

Il bonus benzina

Per il primo trimestre del 2023, inoltre, saranno rinnovati anche i buoni benzina per un valore massimo di 200 euro per lavoratore dipendente. Lo scopo è di sostenere i lavoratori con un benefit fornito su iniziativa delle aziende private e dei datori di lavoro.

Non è previsto il pagamento di imposte, tasse e contributi: lo sconto è deducibile ai fini Irpef e Ires, senza concorrere alla formazione del reddito del dipendente. La decisione su come agire, quindi, spetta alla singola azienda senza il bisogno di presentare alcuna domanda alla regione. L’incentivo verrà ottenuto in maniera automatica e non c’è nessun limite di reddito: l’unico a scegliere la platea a cui destinare il bonus sarà il singolo datore di lavoro.