Governo Meloni: tra divisioni interne e unità di facciata. Arriva l'accusa dell'ex premier
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Direttore: Alessandro Plateroti

Governo Meloni: tra divisioni interne e unità di facciata. Arriva l’accusa dell’ex premier

Giorgia Meloni

Giuseppe Conte denuncia la coesione apparente del governo Meloni, sottolineando divisioni su politica estera e spese militari.

Nel contesto politico attuale, la maggioranza che sostiene il governo Meloni si presenta come compatta, ma sotto la superficie emergono fratture sempre più evidenti. I contrasti tra i partiti alleati si manifestano soprattutto quando si affrontano temi sensibili come la politica estera, la difesa e le priorità di spesa pubblica. Nonostante queste divergenze, la coalizione sembra trovare una sintonia solo in momenti ben specifici.

Giuseppe Conte, intervistato da TPI, ha tracciato un quadro molto critico della situazione. Secondo l’ex premier, ciò che unisce la maggioranza non è una visione politica coerente, ma qualcosa di molto più pragmatico: “Questa maggioranza è tenuta insieme dal potere. E questo purtroppo è un collante potente”.

Giuseppe Conte
Giuseppe Conte – newsmondo.it

Contraddizioni evidenti e una sorprendente compattezza

Giuseppe Conte punta il dito contro i comportamenti contraddittori degli alleati di governo. “La Lega sbraita sul riarmo e si finge pacifista, poi però si allinea e preme sempre tasto verde ad ogni provvedimento bellicista del governo”, afferma, sottolineando la distanza tra la retorica pubblica e le scelte concrete. Anche tra i due principali ministri del governo si evidenziano divergenze: “Su tanti dossier decisivi della nostra politica estera Tajani ha una linea e Meloni un’altra”.

Un equilibrio precario nella coalizione di governo

Ma è proprio in questo scenario di apparente frammentazione che si rivela un paradosso: “Però quando si tratta di trovare decine di miliardi in una notte per il riarmo sparisce ogni divisione, gli animi si rasserenano”. Al contrario, osserva Conte, “non succede lo stesso quando i fondi vanno trovati per la sanità, la scuola, i salari e i trasporti”. Una riflessione che mette in luce quanto il potere e l’interesse per il riarmo fungano da collante più forte rispetto alle reali necessità del paese. Il tutto come riportato da adnkronos.com

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ultimo aggiornamento: 31 Maggio 2025 13:22

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