La premier e il nuovo governo ottengono la fiducia anche al Senato. Ora tocca la scelta dei sottosegretari e decidere le misure sui temi urgenti.
A Palazzo Madama i senatori hanno votato la fiducia al nuovo governo Meloni con 115 voti favorevoli, 79 contrari e 5 astenuti. “Anche il Senato ha votato fiducia al Governo. Abbiamo presentato in campagna elettorale un programma chiaro e dettagliato. Manterremo gli impegni: il vincolo tra rappresentante e rappresentato è l’essenza della democrazia. Subito al lavoro per rispondere alle urgenze dell’Italia” ha scritto su Twitter la premier Giorgia Meloni.
All’Aula del Senato la presidente del Consiglio è tornata su alcuni temi che non aveva dettagliato nel suo discorso alla Camera come la crisi energetica, la sanità, il lavoro, il fisco con la flat tax, l’innalzamento del tetto al contante, la questione meridionale e la guerra in Ucraina. Dopo aver ottenuto la fiducia anche alla Camera Alta, ora iniziano le reali sfide per il nuovo governo.
Intanto, ancora non è chiusa la partita dei viceministri, sottosegretari e spartizioni delle deleghe. Secondo quanto emerge, la Lega avrà due viceministri (Rixi alle Infrastrutture e un altro alla Transizione ecologica) e nove sottosegretari. Anche Forza Italia avrà due viceministri (Sisto alla Giustizia e forse il fedelissimo di Berlusconi, Valentini al Mise) e sei sottosegretari. Uno per Noi con moderati e il resto a Fratelli d’Italia che dovrebbe avere, tra i viceministri, Leo al Mef e Cirielli agli Esteri.
Tra misure urgenti e partita di sottosegretari e viceministri
Giorgia Meloni vorrebbe chiudere questo discorso entro venerdì per partire subito ma c’è ancora chi tiene tirato il freno a mano, ovvero Forza Italia di Berlusconi. Per quanto riguarda le presidenze delle Commissioni, sia al Senato che alla Camera andranno 5 a Fratelli d’Italia, 3 alla lega e 2 a FI.
I provvedimenti che attendono il nuovo governo partono dal caro bollette e lo ha dichiarato la stessa premier ieri in Senato dicendo: “Dovremo fare una grande operazione di verità sull’Italia che ereditiamo. Quando ci sono risorse limitate devi scegliere dove andare, dove portare la nazione”. Meloni ha anche chiarito come ha intenzione di trovare i fondi: “Recupereremo le risorse nelle pieghe del bilancio: penso agli extraprofitti, con una norma che va riscritta, e all’extragettito”.
Punta al disaccoppiamento di gas e luce e alla lotta alla speculazione, allo sblocco dei rigassificatori e al taglio del cuneo fiscale. Questi sono gli obiettivi primari del nuovo governo.