Giovedì si apre la nuova legislatura. La prima tappa è l’elezione della presidenza delle camere.
Solo dopo l’elezione della seconda e della terza carica dello Stato, ovvero Presidente del Senato e presidente della Camera, si procederà con le consultazioni per il nuovo governo. Non può esserci un governo se non c’è la rappresentanza parlamentare. L’insediamento del Parlamento è il primo passo verso l’apertura della nuova legislatura.
La data che dà l’avvio alla XIX legislatura è giovedì 13 ottobre quando si riunirà il nuovo Parlamento per dare l’avvio dei lavori. Prima di questo giorno saranno eletti i vertici delle due camere. Dopo questa tappa il presidente della Repubblica potrà iniziare la fase delle consultazioni con l’indicazione del nome a cui affidare l’incarico di formare il prossimo esecutivo. Sul nome che indicherà Mattarella non ci sono dubbi dato che le elezioni hanno determinato una chiara vincitrice. Ma si rispetteranno i passaggi formali.
Iniziano le tappe verso il governo Meloni
Nascerà così il sessantottesimo governo della Repubblica italiana. Le nuove camere eleggeranno i presidenti la mattina di giovedì alle 10. A Montecitorio la seduta sarà presieduta da Ettore Rosato (Italia Viva) in quanto vice-presidente più anziano della scorsa legislatura. Mentre al Senato ci sarà la senatrice a vita Liliana Segre. Per eleggere i presidenti serve la maggioranza assoluta e l’elezione avverrà nei primi tre scrutini con la maggioranza dei 2/3.
La seconda tappa riguarda i gruppi parlamentari che devono indicare i rispettivi presidenti. Entro la fine di ottobre probabilmente nascerà il nuovo esecutivo, date le scadenze che accelerano il pressing sul futuro esecutivo. Intorno al 17-18 dovranno partire le consultazioni del presidente della Repubblica con i presidenti dei gruppi parlamentari. Se il risultato è chiaro procederanno velocemente. In seguito, il capo dello Stato conferisce l’incarico alla nuova presidente del Consiglio. Intorno al 21-22 Giorgia Meloni potrebbe già giurare al Quirinale.