Un aumento del 51% sugli sbarchi di migranti arrivati sulle coste italiane: la maggior parte provengono da Tunisia e Libia.
In Unione europea il 2022 ha registrato un numero di sbarchi pari a 330mila, un aumento del 64% rispetto all’anno precedente. Ad annunciarlo è il monitoraggio di Frontex, precisando che in Italia ci sono stati 102.529 ingressi irregolari, con un aumento del 51% rispetto al 2021. Il maggior numero di migranti sono arrivati dalla Libia e dalla Tunisia.
Un accordo solidale
La rotta del Mediterraneo centrale, che interessa l’Italia, ha rappresentato circa la metà del totale degli sbarchi in Europa nel 2022. Il 47% dei migranti sono stati siriani, afghani e tunisini, mentre le donne hanno rappresentato meno di uno su dieci dei migranti arrivati, con il numero di minori calato del 9%.
Il governo Meloni cerca di attuare una strategia per ridurre gli sbarchi irregolari di migranti sulle coste italiane. Con questo obiettivo, l’Italia prova a trovare un accordo con le nazioni nordafricane non è facile potersi affidare alla Tunisia e alla Libia, come anche agli altri Paesi Ue.
Il 9 e 10 febbraio a Bruxelles è previsto un Consiglio europeo sull’immigrazione, ma il raggiungimento di un accordo solidale sembra difficile da raggiungere. La Commissione europea insiste comunque che l’accordo venga approvato entro i primi mesi del 2024.
Il testo del Patto Ue
Il testo prevede una serie di opzioni di solidarietà: i Paesi che non ricevono direttamente i richiedenti asilo possono scegliere se accettare di propria spontanea volontà il ricollocamento nel loro territorio, offrire un sostegno al rimpatrio gestito in prima persona, o se garantire un supporto operativo.
Tuttavia l’approvazione de Patto Ue sui migranti entro i primi sei mesi del 2023, che coincidono con la presidenza svedese, non è mai stata alla portata delle istituzioni europee. Stoccolma si è già dichiarata impossibilitata nel portare a casa il risultato. L’Italia al momento è sola in questa avventura.