Con la nuova legge, chi ricorre alla maternità surrogata all’estero rischia il carcere: reato universale, ecco cosa prevede la norma.
Il Senato ha approvato ieri una legge che rende la gestazione per altri (GPA) un reato universale, equiparandola a crimini come genocidio e tratta di esseri umani. La nuova normativa colpisce chiunque, anche cittadini italiani, tenti di ricorrere alla maternità surrogata all’estero, in paesi dove la pratica è legale. Le sanzioni prevedono pene severe, tra cui il carcere, per coloro che violano il divieto. La gestazione per altri era già proibita in Italia da vent’anni, ma questa legge si spinge oltre, perseguendo la pratica anche se svolta fuori dai confini nazionali.
La GPA diventa reato universale: sanzioni severe
Il provvedimento ha acceso il dibattito politico. Fratelli d’Italia ha celebrato l’approvazione della legge come una vittoria contro la “mercificazione delle donne” e la “compravendita dei bambini”.
Tuttavia, l’attenzione si è subito concentrata sulle famiglie arcobaleno, nonostante la GPA sia utilizzata principalmente da coppie eterosessuali con problemi di fertilità.
La ministra della Famiglia, Eugenia Roccella, ha ribadito che il provvedimento non è diretto contro gli omosessuali, ma contro il “mercato” della surrogata. “Non è un problema di omosessuali o eterosessuali, è molto sbagliato pensare che chi è contro questo mercato voglia colpire gli omosessuali”, ha detto in un’intervista al Corriere della Sera così come riporta FanPage.it.
A maggio, al congresso del partito spagnolo di estrema destra Vox, la Presidente del consiglio Giorgia Meloni, aveva parlato della sua lotta contro “chi vuole mettere in discussione la famiglia, quale pilastro della nostra società, a chi vuole introdurre la teoria gender nelle scuole e a chi intende favorire pratiche disumane come la maternità surrogata”.
Le future conseguenze umane e diplomatiche
Oltre agli impatti sulle famiglie, la legge potrebbe generare tensioni diplomatiche. Paesi come il Canada, il Regno Unito e gli Stati Uniti permettono e regolamentano la GPA. Criminalizzare i cittadini italiani che si recano in questi paesi per diventare genitori attraverso questa pratica crea un precedente senza eguali. Molti giuristi mettono in dubbio la costituzionalità della norma, considerandola un accanimento ingiustificato.