Tragico epilogo sul Gran Sasso: ritrovati i corpi di Perazzini e Gualdi

Tragico epilogo sul Gran Sasso: ritrovati i corpi di Perazzini e Gualdi

I corpi senza vita di Luca Perazzini e Cristian Gualdi, alpinisti dispersi sul Gran Sasso, sono stati ritrovati oggi dopo giorni di ricerche.

Le ricerche di Luca Perazzini e Cristian Gualdi, i due alpinisti romagnoli dispersi sul Gran Sasso dal 22 dicembre, si sono concluse tragicamente oggi, 27 dicembre. Dopo giorni di intense operazioni di soccorso, rese estremamente difficili dalle condizioni meteorologiche avverse, i soccorritori hanno rinvenuto i loro corpi a circa 2.700 metri di altitudine. I due, partiti per un’escursione sulle pendici del Gran Sasso, erano stati sorpresi da un peggioramento improvviso del tempo, che li aveva isolati.

Condizioni proibitive per le ricerche

Le operazioni di soccorso sono state coordinate dal Soccorso Alpino e Speleologico Abruzzo, con il supporto della Guardia di Finanza, di un’eliambulanza della Regione Abruzzo e di un elicottero dei Vigili del Fuoco. Stamane, un primo sorvolo dell’area ha permesso di individuare il corpo di uno dei due alpinisti, portando a un intervento diretto delle squadre via terra.

Le squadre di soccorso hanno affrontato sfide enormi nel tentativo di localizzare i due alpinisti. Nei giorni precedenti, forti nevicate, venti superiori ai 100 km/h e temperature fino a -5°C avevano reso impossibile operare in sicurezza. L’ultimo segnale dai cellulari dei due uomini era stato captato nella zona della Valle dell’Inferno, ma la neve alta e la scarsa visibilità avevano ostacolato gli avvicinamenti via terra.

Un’innovativa tecnologia, il Sonar Recco, è stata utilizzata per localizzare i segnali di eventuali oggetti metallici o cellulari sotto il manto nevoso. Tuttavia, le difficili condizioni meteorologiche hanno rallentato il processo. Nonostante gli sforzi, il ritrovamento dei corpi è avvenuto solo dopo il miglioramento del tempo.

Una tragedia che lascia un segno profondo

Luca Perazzini, 42 anni, e Cristian Gualdi, 48 anni, entrambi originari di Santarcangelo di Romagna, erano alpinisti esperti e appassionati. La loro scomparsa ha generato grande apprensione non solo nelle comunità locali, ma anche tra tutti gli appassionati di montagna. Come riportato da ilmessaggero.it

La vicenda sottolinea ancora una volta i rischi legati all’alpinismo in alta quota e l’importanza di una pianificazione meticolosa, soprattutto in condizioni climatiche imprevedibili.