Erdogan e Putin si incontrano in Iran: sul tavolo lo sblocco del Mar Nero

Erdogan e Putin si incontrano in Iran: sul tavolo lo sblocco del Mar Nero

Il leader turco Erdogan si incontrerà oggi in Iran con il presidente russo Vladimir Putin, per discutere lo sblocco del canale sul Mar Nero.

Si tratta del primo incontro faccia a faccia dopo l’invasione della Russia in Ucraina tra il presidente Putin ed Erdogan. L’incontro tra i due leader si terrà nella giornata di oggi, 19 luglio, a Teheran. Fin dall’inizio dello scoppio della guerra tra Russia e Ucraina, il leader turco si era proposto come principale mediatore nel conflitto. 

Gli argomenti sul tavolo durante l’incontro

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e il capo di Stato russo Vladimir Putin porranno sul tavolo diversi argomenti: tra questi, anche un presunto accordo sui corridoi nel Mar Nero e la questione del grano ucraino. Sul tavolo degli argomenti i negoziati, la diplomazia e la questione del grano. 

L’accordo sui corridoi nel Mar Nero permetterà di esportare grano dai porti dell’Ucraina. Dopo mesi e mesi di telefonate, tra il leader turco e quello russo ci sarà un incontro faccia a faccia. Dopo pochi giorni di distanza dal viaggio dell’Americano Joe Biden in medio oriente, inizia adesso la missione di Vladimir Putin in Iran. 

Si tratta della prima visita del leader del Cremlino fuori dai confini dell’ex Unione sovietica dall’inizio del conflitto. I capi di Stato si incontreranno ufficialmente per tenere dei colloqui sulla Siria. Ma si discuterà anche di rafforzare i legami militari ed economici tra Russia Iran. 

Difatti, entrambi i Paesi stanno subendo le sanzioni inflitte dall’Unione Europea. Con lo sblocco del corridoio sul Mar Nero, l’intento è quello di far arrivare i prodotti agricoli dai porti ucraini verso i mercati globali.  

Secondo quanto riferito dal presidente russo, per Mosca non c’era un blocco. Piuttosto, erano le minacce di Kiev di colpire le navi mercantili che rendevano lo sblocco del passaggio difficile da attuare. Se il provvedimento dovesse diventare effettivo, si tratterebbe di una navigazione sicura una prima intesta per garantire l’esportazione di 22 mila tonnellate di grano.