Razzismo negli stadi, svolta dalla FIGC

Razzismo negli stadi, svolta dalla FIGC

Gravina sul razzismo negli stadi: “Svolta epocale, da oggi le società potranno impegnarsi a prevenire le violazioni. Le responsabilità sono dei signoli”.

La FIGC approva le linee guida del modello da seguire di fronte ad atti di natura razzista negli stadi italiani. La decisione è stata comunicata dal presidente Gravina che ha parlato di una svolta nella storia del calcio nostrano per quanto riguarda la lotta al razzismo.

Razzismo, Gravina: “Da oggi le responsabilità sono dei singoli”

Gravina ha presentato i cambiamenti previsti dalle linee guida approvate dalla FIGC per contrastare il fenomeno del razzismo negli stadi.

“Questa è una svolta epocale perché da oggi le società con questo modello possono impegnarsi a prevenire ogni violazione ai principi di lealtà, correttezza e probità. Le responsabilità sono dei singoli”.

“La responsabilità oggettiva continua ad esistere […]. Ma se una società è virtuosa credo che oggi non abbia più nulla da temere. Ora come emerso dopo l’incontro con il ministro Spadafora, dovremo incontrare il ministro dell’Interno per focalizzare meglio fin dove arriva la competenza delle società e dove inizia quella dell’addetto alla sicurezza, ma il discorso della tecnologia oggi esiste in tutti gli stadi”.

San Siro

Claudio Lotito: “La Lazio non fa discriminazioni”

“Non sempre la vocazione “buu” corrisponde effettivamente a un atto discriminatorio o razzista. Ricordo quando ero piccolo, spesso persone non di colore, che avevano la pelle normale, bianca, gli facevano “buu” per scoraggiarlo a segnare il gol davanti al portiere. Andrebbe interpretato […]. Noi abbiamo tanti giocatori di colore, non penso che la Lazio faccia distinzione del colore della pelle. I comportamenti della Lazio da questo punto di vista sono sotto gli occhi di tutti”.

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