Green Pass di 72 ore con tampone molecolare, gli esperti si dividono: Un rischio, può succedere di tutto

Green Pass di 72 ore con tampone molecolare, gli esperti si dividono: Un rischio, può succedere di tutto

Gli esperti si dividono sull’estensione della validità del Green Pass a 72 ore con test molecolare: quali sono i rischi.

Il ministro della Salute Roberto Speranza ha comunicato che il governo ha dato il via libera all’estensione a 72 ore della validità del Green Pass nel caso in cui si faccia un test molecolare. Ma la decisione del governo preoccupa e divide gli esperti.

La validità del Green pass passa da 48 a 72 ore con test molecolare. Ma gli esperti si dividono

Nutre dubbi Walter Ricciardi, consulente del Ministro della Salute Roberto Speranza. Come riportato da la Repubblica, Ricciardi ha confermato che il test molecolare è affidabile ma che 72 ore è un arco di tempo durante il quale può succedere di tutto. “Per me, col passare del tempo, l’attribuzione del certificato verde con i tamponi dovrebbe cessare, e questo perché il Green Pass dato soltanto alle persone vaccinate o guarite dà la certezza assoluta che in un ambiente chiuso non c’è la possibilità di infezione”, aggiunge Ricciardi.

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Il rischio legato ai falsi negativi

È scettico anche Pregliasco, il quale ha sottolineato come anche con i molecolari si corre il rischio di incappare in falsi negativi, che possono interessare soprattutto i soggetti in fase di incubazione delle malattia. Ed è evidente che in caso di falso negativo, settantadue ore di piena libertà rappresentano un rischio non indifferente in termini di diffusione del virus.

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Lo spettro del compromesso politico

Alcuni critici ritengono che l’estensione del Green pass a 72 ore sia una sorta di compromesso politico nato per mitigare l’estensione del Green Pass obbligatorio che, alla luce del nuovo decreto varato dal governo, da metà ottobre diventa obbligatorio per quasi tutta la popolazione.

Va anche detto che l’estensione a 72 ore è una decisione che ricalca la posizione presa da altri Paesi europei e al momento non si registrano criticità legate a questa decisione.