Maggioranza divisa sul Green pass per la scuola. Salvini frena: “Non scherziamo”.
ROMA – Maggioranza divisa sul Green Pass per la scuola. La maggior parte del Governo in pressing per inserire l’obbligo vaccinale per il personale scolastico, ma resta da convincere la Lega. Per evitare un nuovo strappo con il partito di via Bellerio, il premier Draghi potrebbe decidere di adottare una strategia a due fasi: la prima è una forte raccomandazione a tutti gli insegnanti. E, in caso di un mancato incremento dei numeri, Palazzo Chigi andrebbe per un obbligo della somministrazione.
Vaccinazione che, secondo le ultime indiscrezioni, dovrà essere fatta entro il 12 settembre. Sulle sanzioni o eventuali sospensioni si deciderà dopo un confronto con il resto della maggioranza.
Salvini frena sull’obbligo della vaccinazione per il personale scolastico
Vaccinazione obbligatoria che non sembra convincere Matteo Salvini. “Non scherziamo sul Green pass obbligatorio per entrare a scuola – ha detto il leader della Lega, riportata dall’Ansa – piuttosto dobbiamo continuare a vaccinare gli anziani e le persone fragili […]”.
Su questo tema, quindi, nessun passo indietro da parte di via Bellerio. “Il vaccino – ha ribadito Salvini – salva la vita e questo è fuori discussione. Ma dico no all’obbligo per i bambini di 12-13 anni“.
Conte: “Ripartire a scuola in presenza”
Il tema scuola è stato affrontato anche dall’ex premier Conte dopo un incontro con i parlamentari alla Camera. “Sul Green pass si sta chiedendo un onere – ha detto – questo ci mette in sicurezza e ci permette più aperture. Il M5s è sempre stato un pilastro durante la pandemia e sicuramente non mancheremo in questo momento. Noi dobbiamo fare di tutto per far ripartire le lezioni in presenza, la Dad ormai si è sviluppata per troppo tempo. Ora dobbiamo crearne le condizioni e lo dico sia al ministro che al presidente“.
La partita è ancora aperta e il premier Draghi non ha ancora preso una decisione. I prossimi giorni saranno fondamentali per arrivare ad un compromesso.