Gruppo Daimler, richiesto il ritiro di più di 700.000 vetture
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Direttore: Alessandro Plateroti

Gruppo Daimler, la KBA impone il richiamo di oltre 700.000 unità

Gruppo Daimler Richiami

L’Autorità Federale tedesca per i Trasporti ha ordinato il richiamo di 774.000 unità; al provvedimento non seguirà alcuna sanzione di carattere pecuniario.

Il 25 maggio scorso, il portale tedesco Spiegel riferiva della possibilità di un maxi richiamo da parte del Gruppo Daimler che avrebbe coinvolto in particolare circa seicentomila unità di Mercedes Classe C. La KBA, ovvero l’Autorità Federale dei Trasporti, aveva concentrato la propria attenzione sul diesel da 1.6 litri nelle versioni 180 d da 116 CV e 200 d da 136 CV, già nel mirino degli inquirenti nell’occasione dei richiami del van Mercedes Vito.

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Gruppo Daimler richiami per 774.000 unità

L’indagine portata avanti dalle autorità tedesche aveva allarmato il governo di Berlino. Per affrontare la situazione, il CEO del Gruppo Daimler Dieter Zetsche ha incontrato per ben due volte (il 28 maggio e successivamente l’11 giugno) il Ministro dei Trasporti Andreas Scheuer. Come nelle altre indagini sulle emissioni, anche stavolta l’attenzione della KBA era rivolta al software per il controllo delle emissioni di CO2. Il sospetto era che si trattasse di un defeat device, ossia un dispositivo programmato per alterare i riscontri sulle emissioni inquinanti e superare i test previsti per ottenere l’omologazione (i propulsori in questioni erano omologati secondo la normativa Euro 6).

Gruppo Daimler Richiami
Fonte immagine: https://www.flickr.com/photos/110348307@N08/15527533952

L’intesa con il Ministero per i richiami diesel Daimler

Stando a quanto constatato dagli inquirenti, il software non era un defeat device ossia un dispositivo in grado di riconoscere quando una vettura viene sottoposta ad un test, agendo di conseguenza. Il dispositivo incriminato, invece, è stato riconosciuto come shut-off device, ovvero un software di protezione del motore. La KBA ha accolto questo tipo di interpretazione, pur giudicando comunque irregolare il software ed il suo funzionamento. Per questo – sulla base dell’accordo raggiunto tra il Gruppo e il Ministero dei Trasporti – ha disposto un maxi richiamo, che soltanto in Germania riguarderà 238.000 vetture (mentre il resto sono state vendute sugli altri mercati europei). Per il Gruppo Daimler non si tratta certo di una bella notizia, ma il solo richiamo di Mercedes Classe C è di certo meno grave rispetto alle multe salate pronosticate alla vigilia.

L’ombra del dieselgate anche in casa Audi

Resta comunque un momento delicato per il mondo delle automotive made in Germany. Dal 30 maggio, infatti, il CEO della Audi – Rupert Stadler – assieme ad un altro membro del Consiglio d’Amministrazione della casa bavarese, è sotto indagine per lo scandalo dieselgate. Le accuse da parte delle autorità inquirenti di Monaco di Baviera sono di frode e pubblicità ingannevole; intanto la casa dell’Elica ha dichiarato più volte di collaborare attivamente e pubblicamente con il Ministero dei Trasporti. Inoltre, Audi ha anche ammesso che il software per il controllo delle emissioni installato sul V6 da 3.0 litri – considerato illegale negli Stati Uniti – serviva a falsificare i dati dei test emissioni auto.

Fonte immagine: https://www.flickr.com/photos/110348307@N08/15527533952

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ultimo aggiornamento: 12 Giugno 2018 17:42

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