Di qui al 2020, 600 mln in meno di costi e 7 mld investimenti

Le fonti rinnovabili in Italia continuano a attirare forti investimenti, con conseguenze
positive sull’occupazione e, finalmente, anche con oneri in bolletta che scendono.

E’ quanto emerge da uno studio presentato dal Gse, la società che gestisce certificazione, incentivi e ritiro dell’energia verde.

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Di qui al 2020 saranno installati circa 3,7 GW di potenza aggiuntiva da fonti rinnovabili, con un investimento di 7 miliardi di euro e una produzione aggiuntiva di oltre 7  Terawatt/ora. Solo le spese per tenere in esercizio gli impianti saranno pari a 4,5 miliardi di euro l’anno con un impatto positivo sull’occupazione pari a 50.000 posti di lavoro.

Scenderà, invece, il costo che sostengono gli italiani per incentivare il sistema. Dai 12,7 miliardi del 2015 si scenderà di 600 milioni nel 2020 per poi arrivare a dimezzare l’onere nel 2030.

Come sottolinea il presidente del Gse, Francesco Sperandini: “Gli  oneri in bolletta scendono, l’attrattività è forte. Riusciamo a coniugare tutti e due gli aspetti e quindi sicuramente è un settore sul quale bisogna investire”.

“Noi siamo convinti come Gse – prosegue – che il modello degli incentivi, principalmente quelli a pioggia, sia assolutamente da evitare.
Servono sistemi di supporto, serve anche tanta creatività e tanta fantasia, per agevolare il sistema perché faccia gli investimenti: semplificazione burocratica, supporto per soluzioni
più semplici, incentivazione a quelle che sono le eccellenze dell Italia, ad esempio l’eccellenza dell’efficienza energetica”.

Fonte: www.askanews.it

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ultimo aggiornamento: 14-12-2016


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