Truffa e appropriazione indebita, sequestro dei beni per Massimo Ferrero

Truffa e appropriazione indebita, sequestro dei beni per Massimo Ferrero

. QLa Guardia di Finanza ha sequestrato i beni del presidente della Sampdoria Massimo Ferrero. Si indaga per appropriazione indebita e truffa.

Maxi operazione della Guardia di Finanza che ha provveduto al sequestro dei beni del presidente della Sampdoria Massimo Ferrero, al centro di un’indagine per appropriazione indebita truffa. Con il presidente della Sampdoria ci sarebbero altre sei persone indagate a vario titolo.

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Guardia di Finanza, sequestro ai beni di Massimo Ferrero

La Guardia di Finanza sta indagando su un circolo di affari illeciti. Tra gli indagati anche l’eclettico presidente della Sampdoria Massimo Ferrero. Le ipotesi di reato sono quelle di appropriazione indebita, truffa, emissione e utilizzo di fatture false, autoriciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita.

Stando alle prime informazioni emerse sarebbero sei le persone indagate a vario titolo. La Guardia di Finanza ha sequestrato al presidente della Sampdoaria 200.000 euro in contanti e un immobile a Firenze. La proprietà sarebbe stata acquistata con soldi puliti e riciclati appartenenti alla società Sampdoria.

MASSIMO FERRERO

Appropriazione indebita: spariti quasi due milioni di euro dalle casse della Sampdoria

Stando all’accusa, Massimo Ferrero si sarebbe indebitamente appropriato di quasi due milioni di euro. La cifra sarebbe stata fatturata dalla Sampdoria attraverso la cessione di Pedro Obiang al West Ham. Il trasferimento è avvenuto nell’estate del 2018. L’ipotesi emersa dalle indagini è che il denaro, pulito sia stato utilizzato per sanare alcuni debiti di altre aziende riconducibili – direttamente o indirettamente – proprio a Ferrero.

Il caso delle finte controversie lavorative

Sembra inoltre che altre transazioni illecite di denaro siano avvenute attraverso dei falsi contenziosi lavorativi portati davanti alla corte della Direzione territoriale del Lavoro di Roma.  I casi accertati dovrebbero essere almeno cinque. Parte di questi soldi sarebbe stata utilizzata per comprare l’immobile a Firenze. Proseguono le indagini della Guardia di Finanza che analizzerà le transazioni economiche in questione e potrebbe raccogliere ulteriori informazioni dalle persone indagate.