Guarigione carcinoma retto senza chirurgia: come funziona
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Guarigione carcinoma retto senza chirurgia: come funziona

corridoio in ospedale

Lo studio No-Cut, presentato all’Esmo 2024, dimostra che 1 paziente su 4 con carcinoma del retto può guarire senza chirurgia.

Il carcinoma del retto è una delle forme di cancro più diffuse nel mondo occidentale. Fino a pochi anni fa, il trattamento standard per il carcinoma del retto localmente avanzato prevedeva una combinazione di chemio-radioterapia seguita dalla rimozione chirurgica del tumore. Tuttavia, i risultati presentati dallo studio No-Cut, promosso dall’Ospedale Niguarda di Milano e presentati all’Esmo 2024, stanno rivoluzionando l’approccio terapeutico.

Bonus Natale 2024:
a chi spetta e cosa c'è da sapere

Secondo lo studio, 1 paziente su 4 può raggiungere una guarigione completa senza l’intervento chirurgico, grazie a un percorso di trattamento che preserva l’integrità del retto. Questo approccio consente di evitare la colostomia, migliorando notevolmente la qualità di vita dei pazienti.

Ospedale

Il protocollo No-Cut: nuove speranze senza chirurgia

Lo studio No-Cut, condotto tra il 2018 e il 2024, ha coinvolto un team multidisciplinare composto da oncologi, radioterapisti, chirurghi e altri specialisti. Il protocollo si basa su una fase intensiva di chemioterapia seguita da una radioterapia potenziata. Successivamente, i pazienti vengono sottoposti a una rivalutazione clinica per determinare la risposta del tumore. Se si verifica una remissione clinica completa, la chirurgia viene evitata e i pazienti sono inseriti in un programma di sorveglianza attiva, con controlli periodici.

I risultati sono promettenti: su 180 pazienti trattati, 1 su 4 ha raggiunto una remissione completa della malattia, senza dover ricorrere alla chirurgia. Questo ha permesso di mantenere una qualità di vita più alta, evitando gli effetti collaterali e i rischi associati all’intervento.

Nuove frontiere nella terapia oncologica

Oltre alla terapia, lo studio ha indagato l’uso di biomarcatori avanzati per prevedere la risposta al trattamento. Tecniche come la biopsia liquida e lo studio dell’RNA tumorale hanno mostrato grande potenziale nel predire in quali casi il tumore può rispondere alla terapia non invasiva. Questo apre la strada a un futuro in cui la chirurgia potrebbe non essere sempre necessaria per il trattamento del carcinoma del retto localmente avanzato.

L’obiettivo principale dello studio No-Cut è stato raggiunto: dimostrare che il Non-Operative Management (Nom) può essere efficace e sicuro, con una sopravvivenza a lungo termine del 97%, senza metastasi dopo 30 mesi.

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 16 Settembre 2024 18:14

Attentato a Trump, l’accusa a Biden e Harris: “Un linguaggio incendiario”

nl pixel