Scoppia la guerra dello champagne tra Francia e Russia

Scoppia la guerra dello champagne tra Francia e Russia

Scoppia la guerra dello champagne tra Francia e Russia. Una legge di Putin ha scatenato la dura reazione di Parigi.

PARIGI (FRANCIA) – Scoppia la guerra dello champagne tra Francia e Russia. A scatenare questo scontro è stato proprio Vladimir Putin con una legge che penalizza il prodotto. Il provvedimento, come riportato da La Repubblica, prevede che lo champagne esportato potrà chiamarsi solamente ‘spumante’ mentre la denominazione più importante è stata conservata per le bollicine transalpine che si producono in terra russa.

Una notizia che è stata accolta non bene in Francia, in particolare dalle aziende che producono questo prodotto. Per questo sono arrivate le prime decisioni, ma nei prossimi giorni potrebbero arrivare delle soluzioni.

Lo stop all’esportazione

La decisione di declassare lo champagne a spumante ha fatto infuriare molte multinazionali. Il Moet&Chadon, il Veuve Cliquot e il Dom Perignon hanno annunciato il proprio stop all’esportazione in Russia dei propri prodotti. E una scelta simile è stata fatta anche da Moet-Hennessy, filiale russa della Lvmh.

Una situazione molto complicata da gestire e nei prossimi giorni si potrebbe arrivare ad una soluzione. Non si esclude a breve un contatto tra Macron e Putin per arrivare ad un compromesso e far ripartire l’export di un prodotto amato in tutto il mondo.

Emmanuel Macron

L’Italia sorride…

La guerra tra Francia e Stati Uniti fa sicuramente bene all’Italia. Secondo quanto riferito dalla Coldiretti, il primo trimestre ha segnato un +37% nelle esportazioni dello spumante italiano in Russia e questa percentuale sembra essere destinata ad aumentare dopo lo stop dello champagne di Putin.

Da parte del presidente russo non sembra esserci intenzione di mettere una legge nel genere anche nei confronti dei prodotti del nostro Paese, con il Prosecco e l’Asti che sono molto apprezzati da tutti gli abitanti. E l’Italia sembra essere pronta ad avvantaggiarsi della guerra delle bollicine.