Guerra dei dazi auto: la Cina risponde agli aumenti USA ed Europa
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Direttore: Alessandro Plateroti

Guerra dei dazi auto: la Cina risponde agli aumenti USA ed Europa

Bandiera Cina

Come la Cina intende rispondere all’aumento dei dazi degli Stati Uniti ed Europa con nuove tasse sulle auto importate.

Gli Stati Uniti hanno deciso di aumentare, dal 1° agosto 2024, al 100% l’imposta su alcune merci provenienti dalla Cina, tra cui le automobili. L’Europa, intanto, sta valutando un possibile aumento delle tasse, che appare sempre più probabile. La risposta da Pechino non si è fatta attendere: la Cina sarebbe pronta ad alzare le aliquote dal 15 al 25% sulle auto con motori di grandi dimensioni (sopra i 2,5 litri) importate dall’Europa e dagli USA. Secondo la Camera di commercio cinese presso l’UE, queste tasse colpiranno le case automobilistiche occidentali e avranno un impatto significativo sull’Unione Europea.

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Impatto sui marchi tedeschi

Le tensioni tra il Vecchio Continente e la Cina sono aumentate da quando la Commissione Europea ha annunciato un’indagine sui veicoli elettrici cinesi per verificare l’eventuale ricorso agli aiuti statali. La recente visita del presidente Xi Jinping in Europa, finalizzata a convincere il blocco a non seguire l’esempio statunitense, non sembra aver allentato le tensioni. Gli analisti di Eurasia Group affermano che le indagini e gli avvertimenti commerciali di ritorsione della Cina non stanno scoraggiando l’UE. Bruxelles, con l’indagine sui veicoli elettrici, vuole inviare un segnale forte a Pechino, dimostrando che l’Unione Europea è determinata a contrastare i sussidi e la sovraccapacità cinese.

Lo scorso anno la Cina ha importato circa 250.000 automobili. In caso di un aumento generalizzato dei dazi, le aziende maggiormente colpite sarebbero Toyota, Mercedes e BMW. Tuttavia, i marchi giapponesi potrebbero essere esclusi da questa guerra dei dazi se la Cina decidesse di imporre le nuove tariffe solo sulle spedizioni provenienti da Europa e Stati Uniti. Questo scenario porterebbe a una significativa riorganizzazione del mercato automobilistico globale, con potenziali ripercussioni economiche su larga scala.

Ripercussioni su altri settori

La ritorsione cinese potrebbe non fermarsi al settore automobilistico. Dopo aver avviato un’indagine sulle esportazioni europee di brandy, Pechino ha lasciato intendere che potrebbe imporre nuove tasse anche su vino e latticini europei. Questa estensione delle tariffe doganali potrebbe avere conseguenze importanti per molti settori chiave dell’export europeo, aggravando ulteriormente le tensioni tra la Cina e l’Unione Europea. Le misure adottate dalla Cina sono un chiaro segnale della sua determinazione a rispondere con fermezza alle azioni occidentali. Preannunciando una possibile escalation nella guerra commerciale globale.

Le crescenti tensioni commerciali tra Cina, Europa e Stati Uniti stanno mettendo a rischio il mercato automobilistico e altri settori cruciali. L’aumento dei dazi potrebbe segnare l’inizio di una guerra commerciale più ampia, con implicazioni profonde per l’economia globale. La risposta della Cina ai provvedimenti occidentali mostra chiaramente la sua intenzione di proteggere i propri interessi economici, creando un clima di incertezza e instabilità sui mercati internazionali.

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ultimo aggiornamento: 25 Maggio 2024 13:14

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