Il mese di febbraio sarà decisivo per la guerra: Zelensky ribadisce la necessità di porre fine al conflitto nel minor tempo possibile.
Mosca si starebbe preparando ad una escalation militare per il mese di febbraio. Lo ha riferito l’Ucraina, asserendo al fatto che il prossimo mese sarà decisivo nel conflitto. In questa situazione, il leader di Kiev, Volodymyr Zelensky, ha sottolineato la necessità di “mettere fine alla guerra quest’anno”.
Sarebbero inoltre emerse alcune indiscrezioni da parte dell’Isw, secondo le quali “la Russia vuole rafforzare la cooperazione militare con Iran”. Anche secondo un analista di guerra di Mosca, il mese di febbraio sarà decisivo per la guerra tra Russia e Ucraina.
Lo ha affermato all’emittente pubblica Suspilne anche il segretario del Consiglio di sicurezza e di difesa ucraino, Oleksii Danilov. Le sue dichiarazioni: “Febbraio sarà decisivo per loro. Perché le date sono importanti per loro, gli anniversari, ecc. Si stanno preparando a un’escalation. Adesso un uomo di nome (Taras) Kozak (collaboratore del politico ucraino filo-Cremlino e amico personale di Putin, Viktor Medvedchuk, ndr) è diventato più attivo. Sta organizzando incontri con i rappresentanti europei per costringerci a firmare alcuni accordi di pace, o almeno così credono, una sorta di Minsk 3. Naturalmente non accetteremo”.
La possibile collaborazione tra Russia e Iran
Si rafforza anche l’idea di una possibile collaborazione tra Iran e Russia. Le truppe di Kiev hanno riferito che Mosca starebbe impiegando droni di provenienza iraniana nel conflitto. Anche secondo gli esperti dell’Istituto per lo studio della guerra (Isw) potrebbe appoggiarsi all’Iran, in una situazione in cui le truppe stanno soccombendo alla carenza di armamenti.
Durante il suo solito videomessaggio notturno, Zelensky ha ribadito la necessità di porre fine alla guerra entro il mese di febbraio. Le sue parole: “È necessario mettere fine all’aggressione russa quest’anno e non rimandare nessuna delle opportunità di difesa che possa accelerare la sconfitta dello Stato terrorista”.