Guerra in Ucraina, quali sono le forze in campo

Guerra in Ucraina, quali sono le forze in campo

L’offensiva schiacciante della Russia, le risorse degli Usa e quelle della NATO: le forze in campo in questa guerra in Ucraina.

Il 24 febbraio è iniziata formalmente la guerra in Ucraina. Le prime informazioni sull’attacco sono poco dettagliate ma sembra che l’esercito russo abbia lanciato un attacco su larga scala su tre fronti. Uomini e mezzi si sono mossi dal Donbass, dalla Crimea e dalla Bielorussia, stringendo una morsa intorno al cuore del Paese.

È iniziata la guerra in Ucraina: le forze di invasione della Russia

Al momento non sono note le informazioni sul numero di forze impiegate dalla Russia. Di Maio, nella giornata del 23 febbraio, parlava di 170/190.000 unità nei pressi del confine con l’Ucraina. Numeri che lasciavano presagire una invasione imminente. Come poi è stato.

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Stati Uniti: 90.000 militari in Europa

In base ai dati comunicati dal Pentagono, in Europa sono dispiegati 90.000 uomini. Nelle ultime settimane gli Stati Uniti hanno spostato migliaia di uomini nell’Europa orientale. Mala sua intenzione non è quella di intervenire militarmente. Il Presidente statunitense è consapevole del fatto che in caso di contatto tra esercito russo ed esercito americano il mondo sarebbe sull’orlo di una nuova guerra Mondiale. Gli Stati Uniti sostengono Kiev con soldi e mezzi, ma l’esercito resta fuori dalla zona di guerra.

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Le risorse della NATO

La terza grande forza in campo è la NATO. Nel corso degli ultimi anni l’Alleanza ha alleggerito la sua presenza sul territorio europeo. Mancano di fatto gli uomini degli Stati Uniti, che nel corso degli anni sono stati richiamati in patria per abbassare l’asticella della tensione.

La NATO dispone però di una Response Force, con la quale può mobilitare nell’immediato 40.000 militari. Ci sono poi i nove Rapid Deployable Corps da 60.000 unità ciascuno. Quindi potenzialmente la NATO ha i numeri per respingere l’esercito russo.

Il grande problema è che la NATO per muoversi ha bisogno che i leader dei Paesi dell’Alleanza siano d’accordo. E al momento un accordo tra i leader non esiste. E nessuno vuole arrivare ad uno strappo. Il fronte occidentale deve rimanere solido e compatto di fronte alla minaccia di Mosca.

Le risorse dei Paesi europei

Per quanto riguarda i Paesi europei, la Danimarca ha mobilitato navi e aerei. Lo stesso ha fatto la Spagna. L’Italia è impegnata in tre missioni soprattutto di pattugliamento. Francia e Germania hanno comunicato che sposteranno uomini in Europa orientale.

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