Ucraina, i motivi della crisi e le cause della (possibile) guerra

Ucraina, i motivi della crisi e le cause della (possibile) guerra

Quali sono i motivi che hanno portato ad un passo dalla guerra in Ucraina, nella speranza che si arrivi ad un accordo diplomatico.

Da inizio 2022 il mondo è con il fiato sospeso e gli occhi puntati sull’Ucraina, dove, alla metà del mese di febbraio, una guerra con la Russia è considerata possibile. Non probabile ma possibile. E tanto basta per suonare come una minaccia. Al tavolo della crisi siedono Ue, Nato, Russia e Stati Uniti, tanto per citare gli attori principali. Ci sono tutti gli elementi per trasformare il conflitto in una guerra mondiale. Ma quali sono le cause di questa possibile guerra tra Russia e Ucraina e quali sono i motivi della crisi?

Verso una guerra in Ucraina: i motivi della crisi

Prima di addentrarci nel merito della vicenda dobbiamo procedere con una doverosa premessa. Dal punto di vista storico l’Ucraina è un territorio preziosissimo per Mosca. Si tratta della finestra sull’Europa, di un territorio che regala uno sbocco importante sul mare e di Paese nel quali vivono molti russofili, ossia persone che si sentono più russe che ucraine e che se dovessero scegliere tra Mosca e Washington (o Bruxelles) sceglierebbero senza dubbio Mosca. Non parliamo quindi di un territorio qualunque.

Per capire le motivazioni alla base della crisi dobbiamo fermarci al 2014, anno in cui il popolo ucraino ha cacciato Viktor Yanukovich, presidente filorusso, dando vita ad un governo filo-europeo che Mosca non ha riconosciuto. La reazione di Putin non si è fatta attendere. Mosca ha annesso la Crimea e in qualche modo ha alimentato le proteste nella regione del Donbass, dove si concentra la maggioranza degli ucraini filorussi. Inizia una lunga fase di stallo.

Kiev Ucraina

L’Ucraina, la NATO e la Russia

La situazione precipita quando l’Ucraina inizia a lavorare per entrare nella NATO. I lavori iniziano in realtà nel 2008 ma nell’Alleanza sono ammessi solo Paesi che non sono già impegnati in conflitti. La Nato ha inoltre chiesto a Kiev di procedere con una serie di riforme sia in ambito politico che militare. Un percorso per adeguarsi agli standard dei Paesi della NATO.

La Russia si oppone fortemente all’ingresso dell’Ucraina nella NATO per motivi storici (considera il Paese come parte della Russia), politici e militari. Se l’Ucraina entrasse nella NATO, la Russia avrebbe il nemico alle porte. In effetti dalla fine degli anni ’90 la NATO ha guadagnato terreno ad Est. Se anche Kiev dovesse entrare nell’organizzazione non ci sarebbero più terre neutrali tra le due super-potenze. Certo, non siamo negli anni della Guerra Fredda, ma Mosca non deve essere contenta del fatto che la Nato possa installare le sue basi al confine, di fatto.

La Russia si oppone ma per la NATO Mosca non ha potere di veto in quanto l’Ucraina è uno Stato indipendente.

Arrivati al 2022, approfittando della crisi in Ucraina, la Russia sarebbe intenzionata a chiedere alla NATO un passo indietro per riportare la situazione geopolitica alla fine degli anni Novanta, prima che Repubblica Ceca, Ungheria, Polonia, Bulgaria, Estonia, Lettonia, Lituania, Romania, Slovacchia, Slovenia, Albania, Croazia, Montenegro e Macedonia del Nord entrassero nella NATO. Di fatto la Russia potrebbe ricostruire una sua sfera di influenza.

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