A otto mesi di distanza dallo scoppio della guerra in Ucraina, Putin annuncia di fermare gli attacchi massicci.
Una guerra sanguinosa che ha dato in pasto alla morte anche civili, adulti e bambini. Uno scontro sanguinoso tra due Paesi che hanno deciso di restare determinati per difendere le proprie terre. Nel conflitto sono stati protagonisti anche gli altri Paesi però, che hanno subìto grossi danni anche a livello economico. Il presidente Putin ha dichiarato, ad oggi, di non avere più bisogno di attaccare in maniera massiccia l’Ucraina.
Cosa è succeso fino ad oggi?
Dopo otto mesi di conflitti sul territorio ucraino da parte della Russia, la situazione sembra svoltare verso una novità. L’Ucraina si è ribellata contro le trupe nemiche iniziando a riconquistare man mano alcune delle regioni sotto invasione russa. Le armi di cui Zelensky si è rifornito grazie alla difesa della Nato hanno fatto in modo che la controffensiva andasse a buon fine.
Il referendum tanto venerato da Putin ha dato i suoi frutti, per quanto riguarda l’annessione delle Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk. Certo, il fatto ha generato diverse controversie generali per quelli che sono stati definiti dei “referendum farsa”, ma ancora il dramma non era volto al termine. Con il sabotaggio del gasdotto Nord Stream 1 e 2, il quale collega la Russia con l’Europa, sono aumentate le tensioni tra Mosca da un lato e l’Occidente gravando pesantemente sulla situazione economica globale.
Come se non bastasse, anche l’esplosione ha colpito il ponte di Kerch l’8 ottobre, la parte ferroviaria che collega la Russia alla Crimea. A ciò, ne sono conseguiti gli attacchi missilistici da parte della Russia che hanno distrutto un terzo delle infrastrutture energetiche ucraine e provocati feriti e morti tra i civili.
Putin: “Basta attacchi all’Ucraina”
Il presidente russo Vladimir Putin ha affermato che al momento non c’è più bisogno di “attacchi massicci” sulle infrastrutture ucraine. Allo stesso momento, mette in guardia dopo l’attacco al ponte della Crimea, dicendo: “La Russia chiuderà il corridoio del grano se sarà confermato che gli esplosivi utilizzati siano stati inviati da Odessa”.
Lo afferma dopo una conferenza stampa ad Astana. Spiega comunque che uno scontro diretto delle truppe Nato con l’esercito russo sarebbe “molto pericoloso”, un passo che porterebbe di sicuro a una catastrofe globale. “Spero che siano abbastanza intelligenti da non farlo”, dibatte il presidente russo in riferimento all’Occidente.
I giornalisti hanno chiesto al presidente Putin se si rammaricasse di qualcosa per il conflitto in Ucraina. Con risposta negativa, egli afferma: “Voglio chiarire. Quello che sta accadendo oggi è, per usare un eufemismo, spiacevole, ma avremmo avuto la stessa cosa un po’ più tardi, solo in condizioni peggiori per noi. Quindi stiamo agendo in modo corretto e tempestivo”.