La guerra tra Russia e Ucraina continua: nuove esplosioni hanno interessato diverse città ucraine, tra cui Dzhankoi in Crimea.
Continua la tensione generata dalla caduta di un missile nel territorio polacco, causando la morte di due persone. Nel frattempo la guerra tra Russia e Ucraina prosegue, e nuovi missili russi sono caduti in numerose città ucraine. Secondo quanto emerso dai media ucraini, si sarebbero verificate delle nuove esplosioni nella città occupata di Dzhankoi in Crimea.
I media locali hanno riferito che i missili russi hanno colpito un aeroporto russo. In questa delicata situazione, la Nato ha dichiarato: “In Polonia forse missile contraerea ucraina, Kiev non ha colpe: è stato effetto degli attacchi russi”.
Secondo il parere del leader di Kiev, Volodymyr Zelensky, il razzo in questione proverrebbe dalla Russia. Oltre alla Crimea, anche altre città ucraine sono state colpite dai raid e dai bombardamenti russi. Una fonte della capitale ucraina ha dichiarato che “due missili da crociera sono stati abbattuti sopra a Kiev. Stiamo raccogliendo le informazioni e verificando se ci sono vittime”. I bombardamenti russi sono stati segnalati anche dalle autorità delle città di Dnipro e di Odessa hanno riferito di attacchi.
Il missile caduto al confine con la Polonia
Secondo gli Stati Uniti, il missile caduto al confine con la Polonia era di provenienza ucraina e non russa. Il missile ha colpito una ditta italo polacca. In seguito all’esplosione al confine sono decedute due persone. Fortunatamente la tensione si sta allentando, ed in questa situazione il presidente polacco Duda ha dichiarato: “Probabilmente un incidente sfortunato”.
La Nato ha escluso la no-fly zone. Inoltre ha dichiarato che “non c’è prova di un attacco deliberato alla Polonia”, ma “Kiev non ha colpe: è stato effetto degli attacchi russi”. Anche gli Stati Uniti sono dello stesso avviso della Nato. In questa situazione, il leader di Kiev, Zelensky, sostiene che “il razzo è russo”. Mosca ha convocato il presidente Duda, ed applaude alla “reazione misurata” degli Stati Uniti in seguito alla vicenda.