Una situazione sempre più drammatica quella che riguarda i bambini colpiti dalla guerra. Una crisi mai vista prima in Europa.
Il dramma di milioni di bambini rifugiati che scappano dalla guerra, con le loro mamme o spesso anche da soli. L’ultima analisi dell’Unicef dichiara «Un milione di bambini sono scappati dall’Ucraina, in meno di due settimane». Numeri mai registrati prima in così breve tempo. “Non avevamo mai affrontato una crisi di rifugiati di questa velocità e di questa portata».
La metà dei rifugiati che stanno arrivando nelle ultime ore in Italia sono bambini, circa il 40%. L’Unicef e Save the Children lavorano a stretto contatto con i profughi che arrivano al confine. Il direttore dell’Unicef ha dichiarato: «Nella Giornata Internazionale della Donna impegniamoci per una ripresa dal Covid-19 incentrata sulle ragazze che aiuti a creare un mondo post-pandemico più giusto ed equo per loro, e un futuro più luminoso, pacifico e prospero per tutti noi».
La resistenza dei profughi ucraini che attraversano il confine
Sono molti i bambini colpiti da questa guerra come mostrano le immagini dei bambini ricoverati in ospedale nei sotterranei in condizioni precarie. Questo dimostra che questa guerra sta colpendo i civili e sta mietendo troppe vittime in così poco tempo. Come l’immagine di Krill, il bambino morto tra le braccia del padre dopo l’assedio a Mariupol. Un assedio contro i civili e non contro i luoghi strategici e a farne le spese sono i bambini. Insieme alle loro mamme resistono e cercano di arrivare al confine. A volte sono costretti a farlo da soli. Così come la storia del bambino ucraino di 11 anni che è arrivato in Slovacchia a piedi da solo percorrendo 1000km con solo il suo passaporto e un numero scritto sulla sua mano. Accolto dalle autorità slovacche che stanno accogliendo milioni di profughi. Lo stesso avviene in Polonia dove un’organizzazione no profit regala lo zucchero filato ai bambini che arrivano al confine.