Guerra, volano i prezzi. Confindustria: "in calo la produzione"
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Guerra, volano i prezzi. Confindustria: “In calo la produzione”

mani soldi euro

Il protrarsi del conflitto in corso da ben 10 settimane, sta registrando cali allarmanti per quanto riguarda l’economia generale.

Secondo il Centro Studi Confindustria si è registrato un calo dopo il rimbalzo di febbraio. Nello specifico, secondo i dati registrati dal centro il prezzo medio del gas naturale era più alto del 698% rispetto a prima dello scoppio della pandemia. Invece, il petrolio del mare del Nord registra un +56%. Per quanto riguarda la produzione, si registra un calo del 2,5% di tutte le filiere.

Bonus Natale 2024:
a chi spetta e cosa c'è da sapere

mani soldi euro
mani soldi euro

Le analisi condotte dal Centro Studi Confindustria

Ecco i dati pubblicati da Confindustria. “L’indagine rapida del CSC rileva a marzo una flessione della produzione industriale di -2,0%, dopo il rimbalzo registrato a febbraio (+4,0%), che ha seguito la caduta di gennaio (-3,4%) e dicembre (-1%). Nel 1° trimestre 2022, quindi, il CSC stima una diminuzione della produzione industriale di -1,6% rispetto al 4° trimestre del 2021. L’ulteriore calo della produzione rilevato dal CSC in aprile (-2,5%) porta la variazione acquisita per il 2° trimestre a -2,5%, pregiudicando la dinamica del PIL italiano nel 2° trimestre, dopo la flessione nel 1°. Gli ordini in volume diminuiscono a marzo di -0,6% su febbraio, ad aprile di -0,4%.”

“Le indagini sul sentiment imprenditoriale e le ridimensionate dinamiche di ordini e attese delle imprese non lasciano intravedere miglioramenti significativi nel breve termine.” È questo l’allarme di Confindustria. Parole poco rassicuranti che presagiscono un panorama difficile nel futuro economico – ricco di incertezze – degli italiani.

In seguito al rimbalzo positivo di febbraio, dovuto ad un effetto statistico, diversi fattori ostacolano la produttività già nel periodo antecedente alla guerra. Tra questi: i rincari delle materie prime e la scarsità di materiali, gli ostacoli all’esportazione.

Confindustria: “La percentuale di imprese manifatturiere che hanno segnalato difficoltà in termini di costi e prezzi più elevati e tempi di consegna più lunghi è rimasta elevata, sebbene in attenuazione rispetto al 4° trimestre del 2021. Il peggioramento dell’indice di incertezza della politica economica, che per l’Italia è salito a 139,1 punti a marzo per poi attestarsi su un valore poco inferiore in aprile (129,2 punti, +28,5% rispetto al 4° trimestre del 2021), accresce i rischi di un ulteriore indebolimento.”

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 8 Maggio 2022 14:59

Bonus mobili 2022: le novità

nl pixel