Guida autonoma Uber sospende i test dopo l’incidente fatale avvenuto a Tempe, in Arizona; a perdere la vita è stata una ciclista investita mentre attraversava fuori dalle strisce pedonali.
Arriva una pessima notizia per lo sviluppo delle auto dotate di sistema di guida autonoma. A poche settimane dal primo provvedimento del governo italiano per attrezzare le autostrade ad accogliere veicoli con tecnologia driverless, Uber ha deciso di sospendere con effetto immediato i test auto a guida autonoma in corso negli Stati Uniti ed in Canada. La decisione è stata presa a seguito dell’incidente mortale provocato da una Volvo XC90 durante una sessione di prova in Arizona.
L’incidente mortale di Tempe
La prima vittima di un veicolo dotato di sistema driverless è Elaine Herzberg. La ciclista (49 anni) è stata investita il 18 marzo 2018 a Tempe, in Arizona, mentre attraversava una strada a quattro corsie, al di fuori delle strisce pedonali, portando in mano la propria bici.
Stando ai primi risultati delle indagini, pare che l’incidente fosse inevitabile, in quanto la donna avrebbe attraversato di colpo, senza il minimo cenno di preavviso. Al momento dell’investimento, a bordo della Volvo XC90 c’era la scienziata Rafaela Vasquez la quale, però, non aveva il controllo dei comandi dell’auto che viaggiava in modalità autonoma alla velocità di 70 km/h. Dai primi riscontri fatti sui dati tratti dalla telemetria, incrociati con i filmati registrati dalle telecamere dell’auto, pare che la donna sia sbucata davanti alla vettura in maniera improvvisa, tant’è che non ci sono tracce di frenata da parte dell’auto.
In realtà, ciò costituirebbe tanto una scusante quanto un’aggravante. Già molte auto di serie hanno in dotazione il cosiddetto “pedestrian detenction“, un sistema di frenata automatica (considerato tra i migliori e più efficaci sistemi di assistenza alla guida in circolazione) che interviene proprio per evitare l’investimento di pedoni e ciclisti.
Le reazioni: lo stop di Uber e Toyota
Con le indagini ancora in corso, sorprende (a dir poco) che l’azienda di San Francisco abbia deciso di assumere una posizione piuttosto drastica, sospendendo in maniera immediata i test di sperimentazione della guida autonoma. Il tutto lascia pensare che il sistema sia ben lungi dall’essere perfetto e che il lancio di una auto Uber a guida autonoma sia ancora lontano.
Benché le indagini ancora in corso sembrino sostanzialmente scagionare la Volvo driverless, anche la Toyota ha avuto la stessa reazione della Uber. La casa automobilistica giapponese ha deciso di sospendere le prove su auto a guida autonoma in corso in Michigan e California. L’annuncio è stato dato dal portavoce della Toyota al Dallas Morning News. La decisione da parte del Toyota Research Institute, la divisione per lo sviluppo delle Toyota a guida autonoma, potrebbe essere stata influenzata dal fatto che l’azienda giapponese era in trattative proprio con Uber l’acquisto della tecnologia driverless.
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