La Banca d’Italia ha subito una truffa dove sono stati violati i conti e rubati i risparmi.
Artefice della truffa sarebbe stato un hacker. Questo truffatore si è finto per giorni un operatore ed è entrato nei sistemi della ‘Cassa di Sovvenzioni e Risparmio fra il personale della Banca d’Italia’ (Csr). Secondo quanto riportato, l’hacker ha violato i conti mettendo a rischio risparmi e pensioni. La Csr ha deciso di sospendere alcune funzioni dell’home banking come il bonifico istantaneo poiché l’hacker avrebbe rubato anche i risparmi di alcuni dipendenti dell’istituto.
Il truffatore avrebbe contattato al telefono alcuni dipendenti fingendosi un collega. Tutti questi hanno un conto alla ‘Cassa di Sovvenzioni e Risparmio fra il personale della Banca d’Italia’ (Csr). Fortunatamente uno di questi dipendenti si è insospettito. Dopo gli opportuni controlli della sicurezza si è rivelato il tentativo di frode da parte dell’hacker.
Il truffatore si è finto operatore di cybersicurezza
Il dipendente, dirigente sindacale della First Cisl, che ha smascherato la truffa era stato contattato i primi di marzo dall’hacker da un numero identico a quello dei centralini dell’istituto. L’hacker si è finto un operatore della cybersicurezza di Palazzo Koch e ha chiesto al dipendente della Banca d’Italia di effettuare alcune operazioni necessarie per prevenire frodi. Il dipendente però ha iniziato ad insospettirsi e con il supporto del service desk è riuscito ad evitare la truffa.
Contro gli attacchi hacker è stata annunciata «l’attivazione di un apposito presidio anti-frode contattabile h 24 sia dalla clientela che dagli altri intermediari». Ma ormai quei conti sono stati violati e i risparmi andati. Questo episodio ha rivelato la fragilità della sicurezza della Banca d’Italia a cui si deve porre rimedio. Un hacker ha messo a rischio i risparmi dell’istituto per giorni e se il dipendente che ha svelato la truffa ci fosse cascato, sarebbe andato ancora avanti nel violare conti.
