Il conteggio delle vittime ad Haiti è di 148, a causa delle guerre tra bande criminali. Gli scontri hanno provocato conseguenze nefaste.
A nord della capitale Port-au-Prince, le forze dell’ordine di Haiti sono attualmente poste sotto accusa per non aver regolato la situazione di caos generata dagli scontri tra le bande di Haiti. Tra i disastri provocati, oltre alle persone rimaste uccise nello scontro, anche 81 edifici incendiati ed una sessantina di veicoli. Persone decapitate, auto in fiamme e cadaveri ovunque: sembra un film dell’orrore.
L’intervento della Ong
Lo stato insulare si trova attualmente in una situazione di caos da circa una decina di giorni. Violenza gratuita e criminalità dilagano per le strade della capitale di Haiti. E nessuno interviene per fermare questa follia. La notizia è giunta dalla Rete nazionale di difesa dei diritti umani haitiana (Rnddh). La Ong, organizzazione non governativa senza fini di lucro ed indipendente dagli Stati, ha precisato in una conferenza stampa che la cifra dei morti, si riferisce al periodo compreso fra il 24 aprile e i primi giorni di maggio.
La conferenza si è tenuta nella giornata di ieri, 10 maggio 2022. In quest’occasione, la Rnddh ha accusato le forze dell’ordine di non aver agito come dovevano. Ha inoltre enfatizzato la violenza che le bande criminali – Mawozo 400 e Chen Mechan – stanno deliberatamente perpetuando.
Butte Boyer, Mrécage, Corridor Djo e Santo 2, le città con più vittime
Le località maggiormente coinvolte da questa orda criminale Butte Boyer, Mrécage, Corridor Djo e Santo 2. In queste località, è di 95 il bilancio dei morti. 17 cadaveri sono stati bruciati mentre altri 30 sono stati sepolti in fosse comuni, come fossero manichini.
La violenza però non riguarda soltanto le bande, ma coinvolge i civili che sono costretti a fuggire per non rimanere vittime di questi scontri a sangue freddo. Nella Pianura del Cul de Sac almeno 9000 persone hanno abbandonato le loro case per scappare dalla criminalità. Attualmente, la polizia locale ha dichiarato di aver ripreso il controllo del territorio.